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Giacimenti. Tempa Rossa. Nimby della Basilicata alle autocisterne

where Potenza when Lun, 09/10/2017 who roberto

La Total aveva proposto per l’area petrolifera lucana un convoglio di autobotti perché il progetto dell’oleodotto era stato bocciato dalla Puglia

Come portare il greggio lucano fino temparossa.jpgalla raffineria? Per il colossale giacimento di Tempa Rossa la Total aveva proposto un oleodotto fino alla raffineria di Taranto: progetto cui si è opposta per motivi “ambientali” la Regione Puglia. Allora in alternativa la Total ha detto: se per motivi “ambientali” non si fa l’oleodotto bisognerà usare convogli di camion, e le autobotti dovranno fare la spola con il deposito di Pantano di Roma. Ma la Regione Basilicata si oppone, sempre per motivi “ambientali”.

I dettagli del no lucano - L’altro giorno la giunta regionale della Basilicata ha detto di essere "totalmente contraria" alla realizzazione di un sistema logistico nel deposito di Pantano di Grano, a Roma, per accogliervi il petrolio proveniente dal centro oli della Total di "Tempa Rossa" - fra Corleto Perticara (Potenza) e Gorgoglione (Matera) - e ha chiesto al Ministero dell'Ambiente "di assoggettare l'intervento a specifica procedura di valutazione di impatto ambientale (Via)".

Il centro oli di Tempa Rossa - pronto ad entrare in funzione nel giro di pochi mesi - produrrà a regime 50mila barili di petrolio al giorno. I ritardi negli interventi previsti nella raffineria di Taranto per accogliere il greggio lucano hanno fatto ipotizzare il trasporto con autobotti a Roma e a Falconara, nelle Marche.
In strada 170 autobotti al giorno - Visto che l’oleodotto è ritenuto poco rispettoso dell’ambiente, si tratta di mettere sulle strade interne della Basilicata e sulle autostrade verso Roma e verso Falconara (oltre 400 chilometri verso la Capitale, oltre 600 fino alle Marche) 170 autobotti al giorno, dalle ore 7 alle 17, ogni giorno della settimana.
La giunta regionale lucana - secondo quanto reso noto dall'ufficio stampa - ha evidenziato che la società romana "Raffineria" ha presentato uno studio preliminare ambientale "redatto esclusivamente tenendo conto dell'impatto che le attività da incrementare nell'impianto romano possono provocare sul territorio circostante ma non sul territorio lucano, fortemente interessato per le modalità di trasporto del greggio". Invece, secondo la Regione Basilicata, si registrerebbero "diverse criticità e incoerenze in relazione all'effetto cumulo con altri progetti, al rischio di incidenti e alla sensibilità dell'area lucana interessata". Infine, lo studio non ha un "cronoprogramma delle azioni previste" e non indica se la soluzione è "temporanea (e per quanto tempo) o definitiva", non tenendo conto del procedimento avviato da Total per la realizzazione di "baie di carico per autocisterne" a Tempa Rossa: i due interventi - secondo la Regione Basilicata - "sono chiaramente interconnessi".

No anche all’impianto di carico - La Giunta regionale della Basilicata ha espresso parere contrario sull'intervento "Realizzazione di carico auto-cisterne per trasferimento greggio stabilizzato dal Centro Oli Tempa Rossa e posa di due condotte interrate di collegamento" nel Comune di Corleto Perticara (Potenza), proposto dalla Total Italia. Il parere contrario contenuto nella delibera approvata dalla giunta, è scritto in una nota, si basa su "diverse motivazioni individuate dal governo regionale": il quadro di riferimento proposto dalla Total "non ha analizzato la coerenza dell'intervento rispetto al vigente Piano Regionale dei Trasporti che evidenzia le criticità legate al sistema della mobilità regionale", con "incidenze impattanti" del traffico delle autobotti per il trasporto del greggio rispetto al quale lo Studio di Impatto ambientale è stato notevolmente lacunoso".

Nella delibera si precisa anche che lo studio proposto dalla società petrolifera "ha artificiosamente evidenziato la complessiva scarsa significatività degli impatti prodotti dai tre itinerari previsti, motivandola essenzialmente sul fatto che gli stessi interessano prevalentemente autostrade" rispetto al fatto che le strade che dovrebbero percorrere le autobotti sono "a unica carreggiata" su un territorio "molto ondulato" e in ogni caso sono "le uniche possibilità di spostamento sia per il trasporto privato che per quello pubblico".

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