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Giorgia d’Africa. Eni con il Governo firma per due giacimenti in Libia e riesuma il Galsi dall’Algeria

where Algeri (Algeria) when Lun, 30/01/2023 who roberto

L'investimento complessivo in Libia è stimato in 8 miliardi di dollari e inizierà nel 2026; la fornitura di gas dall’Algeria dovrebbe passare in breve tempo dai 21 miliardi di metri cubi dell’anno scorso ai 28 del prossimo anno

Continua, dopo la missione melonilibia.jpgin Algeria, la campagna di approvvigionamento italiana di gas in Nord Africa. Eni con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha firmato con la compagnia libica Noc il via libera  a un investimento di 8 miliardi di dollari in due giacimenti di gas naturale in Libia, con una produzione possibile di 850 milioni di piedi cubi di gas al giorno.
 
Accordo e progetti
L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e l'amministratore delegato della National Oil Corporation (Noc), Farhat Bengdara, hanno siglato un accordo per avviare lo sviluppo delle 'Strutture A&E', un progetto strategico volto ad aumentare la produzione di gas per rifornire il mercato interno libico, oltre a garantire l'esportazione di volumi in Europa.
Il progetto include due giacimenti a gas, chiamati rispettivamente “Stuttura A” e “Struttura E”, situati nell’area contrattuale D, al largo della Libia. La produzione di gas inizierà nel 2026 e raggiungerà un plateau di 750 milioni di piedi cubi di gas standard al giorno. La produzione sarà assicurata attraverso due piattaforme principali collegate agli impianti di trattamento esistenti presso il complesso di Mellitah. Il progetto prevede anche la costruzione di un impianto di cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica (CCS) a Mellitah. L'investimento complessivo è stimato in 8 miliardi di dollari.
"L'accordo consentirà di effettuare importanti investimenti nel settore dell'energia in Libia, contribuendo allo sviluppo e alla creazione di lavoro nel Paese, e rafforzando la posizione di Eni come primo operatore in Libia”, ha detto l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi. La visita della presidente del Consiglio è stata criticata dall'altro esecutivo libico (non riconosciuto dalla comunità internazionale), quello guidato da Fathi Bashagha, premier nominato dalla Camera dei rappresentanti di Tobruk, vicino al generale Khalifa Haftar. Bashagha alla vigilia della visita di Meloni si è detto infatti "sorpreso" per gli incontri in agenda con un "governo scaduto" come quello guidato da Abdul Amid Dbeibah.
 
Il piano Galsi
Algeria e Italia hanno firmato un accordo per lo studio e la realizzazione del riesumato gasdotto Galsi, che non trasporterà solo gas, ma anche idrogeno verde ed elettricità. Il capo dello Stato algerino, Abdelmadjid Tebboune, ha detto che l’infrastruttura servirà a trasportare il gas verso l’Italia e poi in Europa. Il progetto Galsi (Gasdotto Algeria Sardegna Italia) è una condotta sottomarina di 284 chilometri con una profondità massima di ben 2.880 metri che dovrebbe collegare il porto algerino di Koudiet Draouche, nel nord-est del Paese, a quello di Porto Botte, nella Sardegna sud-occidentale. Da qui, dovrebbe partire una sezione onshore fino a Olbia, attraversando tutta la Sardegna. Infine, da Olbia dovrebbe partire un altro metanodotto sottomarino fino alla località toscana di Piombino, presso il quale avverrà il collegamento con la rete nazionale italiana.
 
La scoperta in Algeria
Intanto, sempre nel sud dell’Algeria è stato scoperto un giacimento che aumenterà la produzione di un campo portandola a 8 milioni di metri cubi di gas al giorno entro la fine di marzo, contro i 3,7 milioni attuali. Lo riferisce una nota della compagnia di idrocarburi statale algerina Sonatrach, precisando che si tratta del campo di Lias Carbonaté, nel perimetro di Hassi R'Mel, il più grande giacimento di gas del paese.  L'amministratore delegato di Sonatrach, Toufik Hakkar, ha visitato, accompagnato da alcuni dirigenti dell'azienda, il giacimento di Lias Carbonaté nella provincia di Laghouat (sud), informa il testo pubblicato su Facebook. Hekkar, prosegue la nota, ha ispezionato "i lavori di valutazione e sviluppo" di questa scoperta, che sta registrando un "notevole progresso", in quanto "sono stati recuperati 15 pozzi di gas non utilizzati e sono stati perforati 3 nuovi pozzi". Sonatrach ha sottolineato che i pozzi hanno dato "risultati significativi in termini di produzione, che ha raggiunto il livello di 3,7 milioni di metri cubi al giorno di gas ricco di condensato, e arriverà a 8 milioni di metri cubi al giorno entro la fine del primo trimestre". La produzione di questa scoperta raggiungerà i "15 milioni di metri cubi al giorno entro la fine dell'anno in corso", ha aggiunto la stessa fonte. La compagnia di Stato a fine giugno aveva annunciato la scoperta del giacimento di Lias Carbonaté, le cui riserve sono stimate in 340 miliardi di metri cubi. All'epoca Sonatrach aveva affermato che "questo volume di gas costituisce una delle operazioni di rivalutazione delle riserve più importanti degli ultimi vent'anni".
 
Il piano di Pichetto
"La fornitura di gas dall’Algeria dovrebbe passare in breve tempo dai 21 miliardi di metri cubi dell’anno  scorso ai 28 del prossimo anno per crescere ancora nel biennio successivo. Stiamo inoltre incrementando le forniture da altri paesi dell’Africa come l'Egitto. Quanto ai gasdotti, puntiamo al raddoppio della TAP, al potenziamento del gasdotto che collega l’Algeria alla Sicilia e ai rigassificatori galleggianti di Piombino e Ravenna, oltre a quelli fissi di Porto Empedocle e Gioia Tauro. Dobbiamo rafforzare l’asse di trasporto Sud-Nord il cui snodo fondamentale è lo sviluppo della cosiddetta dorsale adriatica; altrimenti da Sud non possiamo alimentare i consumi gas al Nord delle nostre industrie né esportare in Europa". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin all'assemblea di Proxigas: "Su promozione e sviluppo del gas verde abbiamo importanti stanziamenti e una riforma di sistema inseriti nel Pnrr", ha aggiunto.

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