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GNL. È arrivato dall’Egitto il primo carico a Piombino

where San Donato Milanese (Milano) when Lun, 08/05/2023 who roberto

Per Eni servirà a garantire le forniture di gas ai propri clienti attraverso un portafoglio maggiormente diversificato che prevede il raddoppio del GNL entro il 2026 rispetto al 2022

Eni ha avviato, alla presenza del Ministrogolar-tundra.jpeg dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto, le operazioni di trasbordo del primo cargo di GNL nel nuovo terminale Snam di rigassificazione di Piombino, che ha una capacità complessiva di trattamento di 5 miliardi di metri cubi all’anno, pari al 7% del fabbisogno italiano.

In arrivo dall’Egitto e da altri 6 paesi
Il carico è stato prodotto nell’impianto di liquefazione di Damietta, in Egitto, uno dei siti di approvvigionamento di GNL su cui Eni ha investito con l’obiettivo strategico di accrescere il portafoglio integrato di gas liquefatto. Eni ha acquisito capacità di rigassificazione nel terminale di Piombino nell’ambito della strategia di diversificazione delle forniture di GNL verso l’Italia attraverso il gas di propria produzione internazionale, facendo leva sulle consolidate relazioni con i Paesi produttori in cui Eni opera e sull’approccio di sviluppo fast-track dei progetti, aumentando i volumi di gas disponibili da Algeria, Libia e Italia e incrementando i carichi di GNL da Egitto, Congo, Qatar, Angola, Nigeria, Indonesia e Mozambico. Così facendo Eni sarà in grado di garantire le forniture di gas ai propri clienti attraverso un portafoglio maggiormente diversificato che prevede una crescita del GNL contrattualizzato a oltre 18 MTPA entro il 2026, il doppio rispetto al 2022, confermandone il ruolo di fonte energetica affidabile, a sostegno della sicurezza degli approvvigionamenti e in accompagnamento alla transizione energetica.
La nuova capacità di rigassificazione contribuirà a implementare il piano Eni di completa sostituzione del gas russo al 2024-2025 e ad aumentare la disponibilità di gas per il Paese con potenziale beneficio in termini di prezzi e competitività del sistema economico industriale italiano.
 
Il test
È partita intanto, nel porto di Piombino, la prima fase di test della FSRU Golar Tundra, nave rigassificatrice di Snam, in attesa della messa in esercizio commerciale dell’impianto. I test avranno inizio con il collegamento e raffreddamento dei tubi flessibili che collegano la metaniera alla FSRU con conseguente trasferimento di circa 70mila metri cubi di GNL (su un totale di 170mila) nei serbatoi della Golar Tundra. La fase successiva dei test prevede l’avvio delle fasi di prova della rigassificazione che comporterà la messa a punto degli impianti e sistemi necessari, con invio di parte del gas in rete attraverso la nuova condotta fino al punto di entrata nella rete nazionale. A distanza di circa un paio di settimane, la nave metaniera tornerà in Porto per essere nuovamente ormeggiata alla Golar Tundra, per effettuare la seconda discarica per i rimanenti 90mila metri cubi di GNL. La fase finale di test prevede la verifica delle performance a diversi profili di rigassificazione. Il 90% del carico verrà immesso in rete per alimentare i consumi nazionali mentre il restante 10% servirà per garantire l’operabilità della nave.
Durante il periodo dei test saranno impegnate un centinaio di persone tra equipaggi e personale a terra. In futuro, si prevede che il personale addetto al rigassificatore sarà di una sessantina di persone di cui circa 40 di equipaggio.

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