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Il grande accordo di Putin in Cina per scavalcare Europa e Usa

where Shanghai (Cina) when Lun, 26/05/2014 who redazione

La Russia fornirà 38 miliardi di metri cubo l’anno. L’intesa ribalta gli equilibri. In che valuta avverranno i pagamenti?

Dopo oltre un decennio di trattative, la settimana scorsa la Russia ha firmato l'intesa di lungo termine (30 anni) per fornire alla Cina 38 miliardi di metri cubi di gas l'anno. Nei giorni passati si era parlato di un'intesa dal controvalore di 456 miliardi di dollari; la Gazprom si è limitata a parlare di un accordo per oltre 400 miliardi di dollari.
Non si sa ancora in che valuta sarà pagato, ma si dice (voce non confermata) che non si tratterà di dollari, bensì di una miscela tra rubli, yuan e lingotti d’oro e d’argento. In questo caso sarebbe il primo grande accordo energetico che non usa il dollaro, e ciò potrebbe rompere consuetudini forti del settore e la supremazia statunitense sul mercato.
Di sicuro l’intesa spariglia le carte e mette in difficoltà da un lato l’Europa, finora cliente unico della Russia, e gli Stati Uniti nell’area asiatica che si affaccia sul Pacifico.
L'accordo tra la russa Gazprom e la cinese Cnpc partirà dal 2018. Il contratto è stato firmato dai presidenti dei due gruppi, Zhou Jiping, a capo di China National Petroleum Corporation (Cnpc), e Aleksei Miller, a capo della Gazprom, il cui titolo ha guadagnato il 2% subito dopo la notizia. La firma arriva durante il secondo e ultimo giorno di permanenza in Cina del presidente russo, Vladimir Putin, che ha firmato con il presidente cinese Xi Jinping altri 49 contratti di cooperazione bilaterale.
La firma dell'intesa rappresenta un'importante sviluppo per Mosca che dall'inizio della crisi ucraina sta cercando sbocchi alternativi per vendere il suo gas. Fino al 2013 l'Europa è stata il primo cliente di Mosca con 160 miliardi di metri cubi acquistati ma la Cina da sola già da quest'anno sarà il mercato più grande. Pechino prevede di aumentare del 20% le importazioni di gas, per ridurre il peso dell'inquinantissimo carbone per produrre energia elettrica, e arrivare a 186 miliardi di metri cubi.
In questo modo la pressione delle eventuali sanzioni economiche di Usa e Ue si depotenzia. Mosca, anche se tra 4 anni, avrà un grosso mercato alternativo all'Ue. Unione europea che, salvo un'intesa dell'ultima ora tra Kiev e Mosca, rischia dal 3 giugno di trovarsi senza gas dopo che Gazprom ha preteso il pagamento anticipato delle forniture per il mese di giugno (1,66 miliardi di dollari) e il saldo del pregresso pari a 3,5 miliardi. Kiev si rifiuta di pagare e pretende che la Russia torni a praticare lo stesso prezzo di 265 dollari per mille metri cubi quando al potere c'era (fino a febbraio) il filo-russo Viktor Janukovic, contro i 485 (la cifra più alta chiesta dal colosso energetico russo) dal primo aprile.
Tecnicamente Mosca e Pechino dovranno ora mettersi d'accordo sulla costruzione della condotta che dalla frontiera cinese porterà alla rete di Pechino il gas russo. Da parte sua Mosca ha completato la Siberian pipeline che si ferma al confine. Il tratto rimanente è stimato che costerà tra i 22 e i 30 miliardi di dollari.

immagini
Alexei_Miller e Zhou Jiping per accordo Russia Cina sul gas
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