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La guerra e l’energia. Ecco il piano della Commissione europea per fare a meno del gas di Putin

where Bruxelles when Lun, 14/03/2022 who roberto

Lanciata la bozza REPowerEU, che riunisce l’azione europea per ridurre, tra l’altro, di due terzi la domanda dell'UE di gas russo già entro la fine dell'anno

La Commissione europea ha lanciatounione-europea.jpeg la sua proposta  per affrancare l'Europa dai combustibili fossili russi, specie il gas, ben prima del 2030, come risposta all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. La bozza di piano, chiamato REPower EU, delinea inoltre una serie di misure volte a rispondere all'aumento dei prezzi dell'energia in Europa e a ricostituire le scorte di gas per il prossimo inverno.
 
Gnl, biometano e rinnovabili
REPowerEU mirerà a diversificare le fonti di approvvigionamento di gas, accelerare la diffusione di gas rinnovabili e sostituire il gas nel riscaldamento e nella produzione di energia, rendendo così possibile ridurre di due terzi la domanda dell'UE di gas russo entro la fine dell'anno. A tal fine, la Commissione propone di elaborare il piano REPowerEU, che rafforzerà la resilienza del sistema energetico dell'UE nel suo complesso e sarà basato su due pilastri: diversificare gli approvvigionamenti di gas, grazie all'aumento delle importazioni (GNL e via gasdotto) da fornitori non russi e all'aumento dei volumi di produzione e di importazione di biometano e idrogeno rinnovabile; ridurre più rapidamente l'uso dei combustibili fossili nell'edilizia, anche abitativa, nell'industria e a livello di sistema energetico grazie a miglioramenti dell'efficienza energetica, all'aumento delle energie rinnovabili e all'elettrificazione e superando le strozzature infrastrutturali.
 
Il 55% di rinnovabili equivale al 30% di fossili
La piena attuazione delle proposte della Commissione contemplate dal pacchetto "Pronti per il 55 %" (Fit for 55) ridurrebbe già il nostro consumo annuo di gas fossile del 30%, l'equivalente di 100 miliardi di metri cubi entro il 2030. Con le misure previste dal piano REPowerEU si potrebbe eliminare gradualmente l'utilizzo di almeno 155 miliardi di m3 di gas fossile, equivalenti al volume importato dalla Russia nel 2021. Quasi due terzi di tale riduzione possono essere conseguiti entro un anno, ponendo fine all'eccessiva dipendenza dell'UE da un unico fornitore. La Commissione propone di collaborare con gli Stati membri per individuare i progetti più idonei a conseguire tali obiettivi, sulla base dell'ampio lavoro già svolto sui piani nazionali per la ripresa e la resilienza.
 
Misure di emergenza sui prezzi dell'energia e stoccaggio gas
Il pacchetto di misure della Commissione sui prezzi dell'energia dell'ottobre scorso ha aiutato gli Stati membri ad attenuare l'impatto dei prezzi elevati sui consumatori vulnerabili; oggi la Commissione presenta agli Stati membri ulteriori orientamenti, che confermano la possibilità di regolamentare i prezzi in circostanze eccezionali e definiscono le modalità con cui gli Stati membri possono ridistribuire ai consumatori le entrate derivanti dagli elevati profitti del settore energetico e dallo scambio di quote di emissione. Le norme dell'UE in materia di aiuti di Stato offrono poi agli Stati membri la possibilità di fornire sostegno a breve termine alle imprese colpite dai prezzi elevati dell'energia e di contribuire a ridurne l'esposizione alla volatilità dei prezzi dell'energia a medio-lungo termine. A seguito di una consultazione su modifiche mirate degli orientamenti in materia di aiuti di Stato relativi al sistema di scambio di quote di emissione, la Commissione consulterà gli Stati membri anche in merito alla necessità e all'ambito di applicazione di un nuovo quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato, che consenta di fornire aiuti alle imprese colpite dalla crisi, in particolare quelle che devono far fronte a costi energetici elevati.
La Commissione intende presentare entro aprile una proposta legislativa che preveda che gli impianti di stoccaggio sotterraneo di gas in tutta l'UE siano riempiti per almeno il 90 % della capacità entro il 1º ottobre di ogni anno. La proposta comporterebbe il monitoraggio e l'applicazione dei livelli di riempimento e integrerebbe accordi di solidarietà tra gli Stati membri. La Commissione prosegue l'indagine sul mercato del gas in risposta alle preoccupazioni su potenziali distorsioni della concorrenza da parte degli operatori, in particolare Gazprom.
 
Limiti di prezzo temporanei
Per affrontare anche la questione dell'aumento vertiginoso dei prezzi dell'energia, la Commissione esaminerà tutte le possibilità per l'adozione di misure di emergenza volte a limitare l'effetto di contagio dei prezzi del gas sui prezzi dell'energia elettrica, ad esempio stabilendo limiti di prezzo temporanei. Valuterà inoltre le possibili soluzioni per ottimizzare l'assetto del mercato dell'energia elettrica tenendo conto della relazione finale dell'Agenzia dell'UE per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia (ACER) e di altri contributi relativi ai vantaggi e svantaggi dei meccanismi alternativi di tariffazione per mantenere l'energia elettrica a prezzi accessibili, senza perturbare l'approvvigionamento e gli ulteriori investimenti nella transizione verde.

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