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​Guerra fredda del metano. Mosca pronta a tagliare, gli Usa pronti a sostituirla

where Mosca (Russia) when Lun, 10/03/2014 who michele

La Gazprom minaccia di interrompere le forniture all'Ucraina e Washington rafforza la sua politica energetica come arma per diminuire l'influenza di Putin sull'Ucraina e sull'Europa. Il Governo italiano #stasereno

Il colosso russo Gazprom minaccia di interrompere le forniture di gas all'Ucraina. Gli Stati Uniti in risposta stanno valutando come rimuovere gli ostacoli federali all'esportazione di gas per togliere potere di ricatto alla Russia, che alimenta i consumi dell'Ucraina e di molti Paesi Ue.
“L'Ucraina ha de facto smesso di pagare il gas. - dice l'amministratore delegato di Gazprom, Aleksej Miller - Non possiamo fornire il gas gratis. Per cui, o l'Ucraina paga il debito e paga le attuali forniture, oppure il rischio è quello di ripetere la situazione dell'inizio del 2009”. Nel gennaio 2009 Mosca ridusse le esportazioni di gas all'Ucraina, tagliando anche drasticamente le forniture all'Europa, che passano attraverso l'Ucraina.
Secondo Miller, gli arretrati dell'Ucraina salgono così a 1,89 miliardi di dollari. Mercoledì scorso il presidente russo, Vladimir Putin, e la stessa Gazprom avevano annunciato che, a partire da aprile, Mosca avrebbe ritirato lo sconto sulle forniture di gas accordato in precedenza all'Ucraina se la bolletta di febbraio non fosse stata interamente saldata.
Secondo il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, e il sottosegretario di Stato Nicolas Burn, ogni decisione sull'esportazione di Gnl (gas naturale liquefatto) sarà fatta caso per caso in base alle necessità.
La nuova crisi in Crimea sta rafforzando l'amministrazione Obama nella scelta di enfatizzare, nella sua politica energetica, lo sfruttamento di gas naturale negli Stati Uniti. Lo scrive il New York Times, specificando che Washington intende usare il boom del gas naturale americano come arma per diminuire l'influenza di Vladimir Putin sull'Ucraina e sull'Europa.
Insomma, la realizzazione di una nuova diplomazia energetica che permetta all'amministrazione Obama intende muoversi in modo aggressivo per sfruttare i vantaggi delle nuove risorse per ridurre le vendite di gas naturale russo all'Ucraina ed all'Europa, con l'obiettivo di indebolire nel futuro le mosse di Mosca. Nonostante la Russia rimanga la principale esportatrice mondiale di gas naturale, gli Stati Uniti recentemente l'hanno sorpassata come principale produttore, sempre di gas naturale. Il boom della produzione Usa di gas naturale è dovuto principalmente alle nuove tecniche che permettono l'estrazione del gas di scisto (shale gas).
Nessun problema per l'export di gas russo verso l'Europa attraverso l'Ucraina. Lo ha detto un portavoce di Gazprom. Lo scorso anno la società russa ha fornito a Ue e Turchia 162 miliardi di metri cubi, una cifra record, dei quali 86 giunti in Europa attraverso l'Ucraina.
“Quali soluzioni alternative di approvvigionamento di gas intende predisporre il governo italiano nel caso di una escalation della crisi ucraina che comporti un eventuale interruzione di fornitura di energia, soprattutto nel lungo periodo”. È uno dei quesiti posti dal senatore del Partito Democratico Francesco Scalia attraverso un'interrogazione parlamentare ai ministri dell'Economia e delle finanze e dello Sviluppo Economico.
"Non ci sono al momento, né per il medio periodo, problemi di approvvigionamento energetico" per l'Italia dalla crisi ucraina e libica. Lo ha detto il ministro degli Esteri Federica Mogherini al termine della conferenza internazionale sulla Libia. "La situazione in Libia e Ucraina si deve risolvere a prescindere dalle nostre esigenze energetiche", ha sottolineato la titolare della Farnesina.
 
 

immagini
Amministratore delegato Gazprom (sinistra) con Putin
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