torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Halliburton ammette: “Abbiamo distrutto documenti sul Golfo del Messico”

where Washington (Usa) when Gio, 29/08/2013 who roberto

L'azienda americana si è impegnata a pagare una multa di 200.000 dollari e a versare 55 milioni di dollari per la pesca e la fauna. In settimana nuovo incidente nella zona, un incendio a 55 miglia al largo delle coste della Louisiana ha causato l’evacuazione di 47 lavoratori

Il gruppo americano Halliburton ha deciso di dichiararsi colpevole della distruzione di alcuni documenti che provavano le sue responsabilità nel caso della marea nera del Golfo del Messico. Secondo il Dipartimento della Giustizia americano, Halliburton avrebbe condotto un'indagine interna subito l'esplosione dei pozzi di Macondo, che causò nell'aprile 2010 il più grave disastro ambientale della storia degli Stati Uniti.
Per ben due volte, nel maggio e nel giugno 2010, alcuni specialisti del gruppo avrebbero effettuato al computer delle simulazioni relative all'incidente per poi distruggerle, scrive il Dipartimento di giustizia americano, i cui inquirenti non sono poi riusciti a recuperare quei documenti informatici. L'azienda americana aveva costruito le coperture dei pozzi.
Oltre ad aver riconosciuto la sua colpevolezza, Halliburton si è impegnata a pagare una multa di 200.000 dollari e a versare 55 milioni di dollari alla Fondazione nazionale per la pesca e la fauna selvatica. Il gruppo si è impegnato anche collaborare con le autorità americane nel proseguimento dell'inchiesta.
Intanto, sempre nel Golfo del Messico, nei giorni scorsi si è sviluppato un incendio su una piattaforma per l’estrazione di gas naturale a 55 miglia al largo delle coste della Louisiana; i 47 lavoratori che si trovavano sull’impianto sono stati allontanati.
Il Bureau of Safety and Environmental Enforcement, l’agenzia federale per la protezione dell'ambiente, ha riferito che l’incendio è stato innescato da una fuga di gas, che si è verificata sulla piattaforma Hercules 265. Gli ispettori della stessa agenzia che hanno sorvolato la zona hanno riscontrato sull’acqua una macchia lunga circa 800 metri e larga 50, che però si è già dissipata.

leggi anche: