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​Libia. La produzione di petrolio è 600mila barili al giorno, obiettivo 900

where Tripoli (Libia) when Lun, 12/12/2016 who redazione

“Il petrolio in Libia può essere una maledizione che distruggerà il Paese o una benedizione, se riusciamo a far sì che diventi un pilastro di stabilità”: lo dice il capo della compagnia statale Noc

mustapha.jpg"La produzione di idrocarburi in Libia è attualmente di 600mila barili al giorno. Speriamo di mantenere la quota e puntiamo a raddoppiarla. Pensiamo di arrivare, nel futuro prossimo, fino a 900mila barili al giorno". Ad affermarlo è il Ceo della compagnia nazionale libica Noc, Mustafa Sanalla.

"Ognuno, in Libia, cerca di conquistarsi una fetta delle esportazioni petrolifere - ha proseguito il presidente della Noc - C'è stata tutta una serie di conflitti e il risultato è stato devastante. Abbiamo perso più di un miliardo di dollari in termini di vendite che non sono state effettuate. Oggi siamo arrivati alla fine di questo capitolo e quest'anno riusciremo a controllare il canale delle esportazioni e tutta una serie di giacimenti petroliferi che erano stati chiusi da novembre dell'anno scorso. Mi auguro che ben presto non dovremo più assistere a tattiche usate da gruppi armati in modo che il petrolio non sia più una dannazione per noi".

Nel paese, rileva ancora, "sono state scoperte ingenti riserve di gas" e "contiamo entro la fine dell'anno prossimo di sviluppare ulteriormente" queste scoperte in modo da avere "più petrolio e gas".

Il petrolio in Libia può essere "una maledizione" che "distruggerà il Paese" o una "benedizione se riusciamo a far sì che diventi un pilastro di stabilità", combattendo "chi cerca di opporsi a questa volontà" e raggiungendo un "accordo" tra i vari gruppi, aggiunge Sanalla.

"Noi non vogliamo che prevalga un gruppo o l'altro, ma che i vari gruppi armati firmino un accordo riguardo il petrolio in modo che si possa arrivare a una ricostruzione politica. Il petrolio è linfa vitale per il nostro paese, rappresenta il 95% delle nostre entrate. Ma dobbiamo capire come gestirlo, questo è uno dei problemi principali".

Secondo Sanalla, nell'arco della fase di transizione si è parlato poco, solo superficialmente di petrolio. "È stato firmato un accordo ma non si è trattato del petrolio. Non sono stati coinvolti i protagonisti della parte orientale del paese e siamo ancora lontani da una soluzione".

immagini
Mustafa Sanalla, Ceo della compagnia nazionale libica Noc
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