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Mosca continua il pressing su Kiev per avere l’Ucraina nel club dei gasdotti di Putin

where Mosca (Russia) when Mar, 07/05/2013 who roberto

Se l’Ucraina accettasse, la Russia farebbe transitare dall'Ucraina almeno 60 miliardi di metri cubi l'anno; se poi accettasse di entrare nell’Unione doganale del presidente russo, si risolverebbe la questione delle forniture del 2009 per la quale l’ex premier Timošenko è stata condannata a sette anni di reclusione

Mosca continua a premere l’acceleratore nel tentativo di creare un consorzio bilaterale per la gestione dei gasdotti ucraini, da cui transita più della metà del gas russo che arriva in Europa. In un incontro con Kiev, l'ambasciatore russo Mikhail Zurabov ha precisato che, se si creasse il consorzio, la Russia farebbe transitare dall'Ucraina almeno 60 miliardi di metri cubi l'anno. L'Ucraina sta cercando da tempo di rinegoziare con Mosca il contratto per le forniture di metano siglato nel 2009, lo stesso, ritenuto svantaggioso da Kiev, per il quale l'ex premier Julia Timošenko è stata condannata a sette anni di reclusione per abuso di potere e che ha fissato a 430 dollari ogni mille metri cubi il prezzo pagato dall'Ucraina per il gas russo.
Mosca, in cambio, chiede l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione doganale con Russia, Bielorussia e Kazakhstan voluta da Putin, o una joint venture tra le società energetiche nazionali Gazprom e Naftogaz per la gestione e il controllo dei gasdotti ucraini.
Per gestire e modernizzare il proprio sistema di gasdotti Kiev ha finora suggerito un consorzio a tre che comprenda anche l'Ue.

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