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Quelli che no. Petrolio, “no” dell’Ambiente all’airgun nel mare ragusano

where Ragusa when Mer, 28/12/2016 who roberto

La commissione Via del ministero ha fermato un progetto di ricerca di giacimenti nel Canale di Sicilia in un’area ritenuta troppo delicata dal punto di vista ambientale

La commissione Via del ministero ha respinto con un parere negativo unportopalo.jpg progetto della Schlumberger per la ricerca di giacimenti nel Canale di Sicilia. L'area interessata dall’istanza di ricerca ha una estensione di 2.190 chilometri quadri ed è ubicata nella “Zona Marina C" molto al largo di Scoglitti e Portopalo di Capo Passero. Il progetto prevedeva un'indagine geofisica 3D, con l'acquisizione di circa 5.982 chilometri di linee sismiche mediante tecnologia airgun, per comprendere l'estensione e la natura delle strutture geologiche presenti nella zona del Canale di Sicilia.
Secondo la commissione Via, il progetto è troppo intenso e troppo vasto per una zona di mare molto interessante per la biodiversità marina, per la pesca e per il passaggio di cetacei.
L'airgun è il metodo di ricerca più utilizzato nel settore delle attività estrattive per la sua capacità di fornire un rilievo dettagliato e affidabile della stratigrafia dei fondali marini. Il meccanismo prevede il rapido rilascio di aria compressa che, producendo una bolla che si propaga nell’acqua, genera onde a bassa frequenza.
Legambiente Sicilia esprime soddisfazione per la decisione del ministero. "Un risultato - sottolinea l'associazione - ottenuto grazie alle associazioni ambientaliste e al movimento NoTriv, nonché alle amministrazioni locali e a privati cittadini che hanno presentato dettagliate osservazioni alla procedura di Via, ma anche alle 75mila firme a sostegno della petizione di Legambiente. È il secondo progetto bocciato davanti alle coste ragusane dopo quello della Transunion".
 

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