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Quelli del no. La vicenda della sindaca anti-Snam di Sulmona

where Sulmona (L'Aquila) when Lun, 08/01/2018 who roberto

Gasdotto Snam: colleghi a sindaco Sulmona, ritira dimissioni

La sindaca di Sulmona, Annamariasindacosulmona.jpg Casini, ha formalizzato prima di Natale le dimissioni davanti alla segretaria generale del Comune Francesca De Camillis per protestare contro l'approvazione del progetto di realizzazione della centrale a compressione della Snam, come da decenni ce ne sono altre 11 sulla rete italiana di metanodotti di grande trasporto.
Il progetto della Snam fa parte della Dorsale Adriatica in costruzione per collegare il Mezzogiorno con la rete europea del metano, in vista soprattutto dei nuovi gasdotti e dei nuovi giacimenti in realizzazione.
Fuori dalla città di Sulmona è previsto un impianto di compressione e spinta. Il progetto, che occuperebbe 12 ettari di campagna a sud della città, ha già superato la valutazione di impatto ambientale del ministero dell’Ambiente, il quale ha imposto diversi miglioramenti aggiuntivi.
Che Casini sia decisa a fare sul serio è dimostrato dalla richiesta inoltrata al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, di ripensare quella decisione "scellerata", come è stata definita dallo stesso sindaco.
"La scelta, maturata nel pomeriggio del 23 dicembre scorso - ha spiegato - si è resa necessaria per denunciare l'inaccettabile decisione del Governo di concludere il procedimento per la realizzazione della centrale a gas della Snam, dichiarandola opera di importanza strategica e di preminente interesse nazionale. Il Comune di Sulmona, l'intero territorio e le istituzioni locali hanno da sempre e ripetutamente dichiarato contrarietà alla centrale e al metanodotto, ritenendole nocive e fortemente impattanti, confortati anche da studi e perizie scientifiche. Il mio atto è un voler alzare la posta della battaglia e della denuncia - ha concluso - utilizzando l'unica arma ancora in mano ad un sindaco, stante la palese circostanza che un amministratore locale non ha voce in capitolo per determinare le sorti dei suoi cittadini. Lotterò al fianco della mia città e dell'intera Valle Peligna contro la realizzazione della Centrale e del Metanodotto e voglio tenere accesi il più possibile i riflettori su questa grave vicenda".
La Snam - "La centrale di compressione che sarà realizzata a Sulmona è un'infrastruttura del tutto analoga ad altri undici impianti sicuri e a basso impatto ambientale da molto tempo attivi nel nostro Paese. È nostra intenzione dialogare con le istituzioni e con le popolazioni del territorio per illustrare le caratteristiche dell'impianto e rassicurare che non esistono rischi per la sicurezza e per la salute dei cittadini", rende noto, con un comunicato, l'azienda.
Tre sindaci - Solidarietà al sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, dai sindaci abruzzesi dell'Aquila Pierluigi Biondi, di Avezzano Gabriele De Angelis e di Castel di Sangro Angelo Caruso, che è anche presidente della Provincia dell’Aquila. In una nota congiunta i tre amministratori esprimono "forte vicinanza al sindaco e ai cittadini di Sulmona per la scellerata scelta del Governo che penalizza un intero territorio. Chiediamo ad Annamaria Casini di ritirare le dimissioni, perché le battaglie vanno combattute nel pieno del mandato istituzionale che i cittadini ci hanno conferito: noi saremo al suo fianco. Faremo sentire con forza le sue e le nostre ragioni contro un Governo che, come quelli che lo hanno preceduto, non solo ha violentato la città sotto il profilo procedurale, ignorando le volontà delle comunità locali che da sempre si oppongono alla centrale di compressione, ma anche politico. Un Esecutivo che a fine legislatura compie un atto del genere dimostra la volontà di escludere chi vive i territori dalle scelte strategiche per il futuro, costringendo i rappresentanti degli enti locali a gesti eclatanti per far sentire la propria voce. Tutto ciò è inaccettabile".
La sindaca di Pratola - "Comprendo lo stato d'animo del sindaco di Sulmona, ma la invito a rivedere la decisione di dimettersi annunciata in un momento di comprensibile sconforto", dice Antonella Di Nino, sindaca di Pratola Peligna (L'Aquila): le dimissioni "penalizzano e indeboliscono la contrapposizione a scelte così dannose. I sindaci hanno subìto una scelta dagli effetti gravissimi per il territorio, ma la battaglia si combatte sul fronte unitariamente, sull'esempio di ciò che è stato fatto non meno di ventiquattro ore fa per il Tribunale. Mettiamo da parte la litania sulle responsabilità di questo o quell'altro governo nazionale e regionale e sul ruolo dei partiti o dei contenitori civici, perché nessuno è esente da responsabilità, e affrontiamo con coraggio questa sfida difficile congiuntamente".
Il Psi - "Le dimissioni del sindaco, per quanto apprezzabili sotto il profilo emotivo, non hanno alcuna utilità neanche sotto il profilo dimostrativo. Tutti sanno che ha 30 giorni di tempo per ritirarle e che sicuramente in quel termine saranno ritirate perché lasciare questa città a una gestione commissariale, in questo momento, sarebbe una follia". Lo dichiara in una nota il segretario nazionale del Psi, Massimo Carugno.
La Uil - Il Coordinamento regionale Ambiente Salute e Sicurezza Uil Abruzzo:
"Acconsentire a una manifestazione politica così grave e deturpante per un territorio già in preda a disastri di natura ecologica (si vedano gli incendi dell'estate scorsa), significherebbe la definitiva morte per la Valle Peligna".
Il presidente dell’Abruzzo - "Ripercorro la strada che ho già seguito per quanto riguarda il no al progetto petrolifero Ombrina di ferro, operando sia sul fronte del Tar che dal punto di vista politico e istituzionale". Così il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ha spiegato le prossime mosse dell'amministrazione regionale, per impedire la realizzazione della Centrale di compressione gas che la Snam intende realizzare a Sulmona (L'Aquila). "La centrale Snam non si può fare per tutti gli elementi riguardanti la fragilità idrogeologica, anche dal punto di vista sismico. Poi c'è un regime del suolo, giuridicamente parlando, che non consentirà l'occupazione di quei sedimi circa la realizzazione della rete. Ai tempi di Ombrina, noi abbiamo attivato il referendum, spiegando di avere come obiettivo la produzione di una norma, da parte del Consiglio dei ministri, che dicesse di no al progetto. Qui faremo allo stesso modo, andando davanti al Tar, per poi dialogare con palazzo Chigi in modo che si superi l'assurdità di quella conclusione procedimentale".
A Palazzo Chigi - Una delegazione di sindaci dell'Abruzzo centrale, formata di sindaci di Sulmona Annamaria Casini, di Pratola Peligna Antonella Di Nino e di Goriano Sicoli Rodolfo Marganelli, ha incontrato a Palazzo Chigi Gabriele De Giorgi, un consigliere politico del presidente del consiglio Paolo Gentiloni.
 

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