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Numeri. Rapporto Aie. Dai combustibili fossili quasi un terzo delle emissioni di metano

where Parigi (Francia) when Lun, 12/05/2025 who roberto

I dati del Global Methane Tracker 2025 pubblicato dall'Agenzia Internazionale dell'Energia. Pochi Paesi o aziende hanno formulato piani di attuazione concreti per ridurre le emissioni.

Nel 2024 il settore dei combustibiliglobal-methane-tracker.jpg fossili è stato responsabile di quasi un terzo delle emissioni di metano derivanti dall'attività umana. Lo rivela il Global Methane Tracker 2025 pubblicato dall'Agenzia Internazionale dell'Energia di Parigi (Agence internationale de l’énergie o International energy agency, Aie o Iea) secondo cui la produzione record di petrolio, gas e carbone, unita a limitati sforzi di mitigazione, ha mantenuto le emissioni al di sopra dei 120 milioni di tonnellate (Mt) all'anno.
 
Ridurre i fossili
Lo studio ha confermato che il potenziale maggiore per la riduzione immediata delle emissioni di metano è quello dell'approvvigionamento di combustibili fossili anche se i settori dell'agricoltura e dei rifiuti sono importanti fonti di emissioni.
"Soluzioni che riducono le emissioni di metano da combustibili fossili quasi a zero esistono già e potrebbero essere implementate a costi minimi, o addirittura negativi – si legge nel rapporto dell’Aie. – Stimiamo che circa il 5% della produzione globale di petrolio e gas soddisfi attualmente uno standard di emissioni prossime allo zero (quasi 3 milioni di barili al giorno di petrolio e 130 miliardi di metri cubi di gas naturale)". Pur riconoscendo la crescita dell'impegno di molti attori per ridurre le emissioni di metano, l'agenzia ha però rilevato che "finora pochi paesi o aziende hanno formulato piani di attuazione concreti per questi impegni, e ancora meno hanno dimostrato riduzioni delle emissioni verificabili".
 
I commenti
"Il Global Methane Tracker 2025 dell'Aie ha rivelato che sono stati dispersi 120 milioni di tonnellate di metano, un volume equivalente all'intero fabbisogno annuale di gas residenziale dell’Ue. Questo evidenzia l'inefficienza e i rischi legati alle attuali catene di approvvigionamento energetico a livello globale", ha commentato l'organizzazione ambientalista Environmental Defense Fund Europe. "Per l'Italia, ridurre le emissioni di metano e migliorare l'efficienza energetica sono obiettivi urgenti, soprattutto in un contesto di crescente incertezza sulla sicurezza energetica e dipendenza da partner inaffidabili – ha aggiunto. – Per questo, il regolamento europeo sul metano rappresenta un'opportunità concreta per l'Italia di rispondere a una sfida cruciale, stabilendo regole chiare per la misurazione, il reporting e la verifica delle emissioni".

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