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Opec, prezzi alti senza investimenti su oil&gas

where Vienna when Lun, 13/12/2021 who roberto

Le stime dell'Opec sulla futura domanda di energia  pongono la quota di oli&gas nel mix energetico al 52% nel 2045

"La mancanza di investimenti neibarkindo.jpg combustibili fossili può portare a carenze di energia e prezzi più alti. Mentre gli ambientalisti alla Cop26 hanno lanciato l'allarme per una catastrofe climatica, i manager dell'oil&gas prevedono insicurezza energetica senza i loro prodotti". Lo ha detto il segretario generale dell'Opec, il nigeriano Mohammad Barkindo, intervenendo in video al World Petroleum Congress, riferisce il sito Carbon Brief. Barkindo ha criticato le "malaccorte richieste di tagliare gli investimenti su oil&gas per affrontare il cambiamento climatico", sostenendo invece che "i produttori hanno un ruolo critico da giocare nella transizione verso combustibili più puliti". "Le stime dell'Opec sulla futura domanda di energia - ha sostenuto il segretario - pongono la quota di oli&gas nel mix energetico al 52% nel 2045, con le rinnovabili che coprono il restante 48%".
 
Assoutenti: in Italia i prezzi non calano

Intanto in Italia Assoutenti parla senza mezzi termini di speculazioni sui prezzi alla pompa a danno dei consumatori. “Nell’ultima settimana il prezzo della benzina alla pompa è sceso a 1,733 euro al litro, con una riduzione rispetto ai listini praticati a inizio novembre del -1%, come spiega il presidente Furio Truzzi. Nello stesso periodo le quotazioni del petrolio hanno subito un crollo del -16,7%, con il prezzo passato dagli 84 dollari al barile di inizio novembre ai 70 dollari di ieri”.
“Un evidente squilibrio con i listini dei carburanti che scendono in modo quasi impercettibile alla pompa, nonostante il crollo delle quotazioni internazionali del petrolio – aggiunge Truzzi – . Siamo in presenza di una speculazione che porta i listini di benzina e gasolio a rimanere elevati presso i distributori, aggravando così la spesa delle famiglie per gli spostamenti legati alle festività natalizie, con un ingiusto vantaggio per le compagnie petrolifere”.

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