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Petrolio. Contro crisi e prezzi la Russia aumenta l’estrazione; allo studio nuove tasse

where Mosca (Russia) when Lun, 15/02/2016 who michele

Il Cremlino discute se introdurre accise su pneumatici, olio di palma e bevande zuccherate per rimpinguare le casse statali. C’è chi propone lo stop all’export di petrolio

cremlinomosca.jpgPer contrastare il crollo del barile, anche la Russia sta estraendo petrolio a pieno ritmo: nel 2015 ha addirittura segnato il record della produzione del periodo post-sovietico con 10,7 milioni di barili al giorno. L'export russo verso i Paesi non appartenenti all’ex Urss è stato di 220,26 milioni di tonnellate, il 10,6% in più rispetto al 2014.
Nel frattempo i proventi della Russia dall'esportazione di petrolio nel 2015 sono calati del 41,7% rispetto all'anno precedente, sullo sfondo del crollo dei prezzi del greggio, attestandosi a 89,57 miliardi di dollari.
Per la sola parte degli introiti al bilancio statale, il gettito nelle casse dello Stato si è ridotto dal 70 al 45%. Lo ha detto il primo ministro russo Dmitri Medvedev.

Per contrastare il calo del gettito, il Cremlino pensa di introdurre accise su olio di palma, pneumatici e bevande gassate; il Governo teme che nelle attuali condizioni di crisi economica, con il calo delle vendite di auto e del potere d’acquisto, introdurre accise di questo genere possa contrarre ulteriormente il mercato e possa portare all'aumento dei prezzi.
Una fonte della Tass ha riferito che, secondo stime preliminari, una nuova accisa del 20% sulle bevande gassate porterebbe al bilancio pubblico circa 600 milioni di rubli l'anno (al cambio di oggi quasi 7 milioni di euro).

Il deputato della Duma Oleg Pakholkov, del partito Russia Giusta, ha proposto di vietare da qui a cinque anni la vendita all'estero del petrolio russo. Come riporta l'agenzia economica Prime, la proposta è stata inviata al ministro dello Sviluppo economico, Aleksei Uljukajev. “Oggi abbiamo bisogno di raccogliere coraggio e dichiarare l'abolizione della priorità della vendita di petrolio ai mercati mondiali - ha detto il politico - abbiamo bisogno di iniziare a rivolgerci verso lo sviluppo dell'economia interna”. Per questo motivo ha proposto una riduzione graduale dell'export del 20% ogni anno.

immagini
Il palazzo del Cremlino a Mosca (invernale)
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