torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Petrolio. Dopo l’Opec anche la Russia conferma i tagli alla produzione per nove mesi

where Vienna (Austria) when Lun, 29/05/2017 who roberto

L’effetto sarà modesto, perché la produzione di shale oil negli Stati Uniti sfugge agli accordi di cartello fra Paesi produttori

Dopo i Paesi dell'Opec anche gli Stati fuori dal cartello, in particolare la Russia, confermano i tagli alla produzione fino al marzo 2018. “Abbiamo esaminato diverse opzioni, da sei a nove fino a 12 mesi e abbiamo deciso per una riduzione importante”, ha dichiarato il ministro saudita dell'Energia, Khaled al-Faleh, dopo la riunione di 24 Paesi produttori di petrolio - compresi quelli non Opec - nella sede dell'associazione a Vienna. “Abbiamo tutti gli elementi per indicare che un’estensione di nove mesi dei tagli sia ottimale e dovrebbe farci avvicinare alla media degli stock degli ultimi cinque anni entro la fine dell'anno”.russiapetrolio.jpg
La Russia ha confermato il suo impegno al fianco dell'Opec sulla riduzione alle estrazioni per 310mila barili al giorno. Se i fondamentali dovessero richiedere un'ulteriore estensione del taglio delle quote di produzione "siamo aperti", ha aggiunto al-Faleh. Il calo del prezzo del petrolio, sceso a New York fino a 49,41 dollari al barile dopo l'accordo Opec-non Opec per un'estensione a marzo 2018 dei tagli alla produzione, "è solo temporaneo". Lo ha dichiarato il ministro del Petrolio del Kuwait Issam Almarzooq, a margine del vertice di Vienna. Il ministro ha anche annunciato che ci si aspetta che altri Paesi aderiscano all'accordo in futuro.
Il ministro degli idrocarburi dell'Ecuador, Carlo Perez, ha aggiunto che nessun paese Opec si è opposto ai tagli, spiegando che lo shale oil statunitense rappresenta "una preoccupazione".
Gli scenari analizzati dall'Opec sono stati per un'estensione di sei, nove e dodici mesi e che il cartello sperava di coinvolgere nell'accordo anche Turkmenistan ed Egitto, che invece non si sono uniti.
L'accordo dell'Opec per la proroga dei tagli per nove mesi ''aiuterà temporaneamente i paesi produttori, ma nel medio termine avrà un impatto limitato con l'ascesa dello shale americano''. Lo afferma il portavoce del Fmi, Gerry Rice.

immagini
russia-petrolio
leggi anche: