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Il petrolio in Italia. I consumi di carburanti scendono (non all’estero)

where Roma when Lun, 18/12/2017 who roberto

Preconsuntivo dell’Unione petrolifera: 500mila tonnellate in meno di benzina e gasolio. Crescono i distributori senza marchio

L'Italia è l'unico Paese, tra quellicarburanti.jpg principali in Europa, dove nel 2017 le vendite di carburanti sono diminuite nonostante la ripresa economica. Secondo le rilevazioni dell'Unione petrolifera contenute nel Preconsuntivo, nei primi nove mesi dell'anno le vendite sono scese dell'1,3% (benzina -3,9% e gasolio -0,5%). In altre parole, abbiamo rinunciato a ben 500mila tonnellate di carburanti.

Gli altri Paesi europei, invece, mostrano tutti il segno più: in Germania i consumi di carburanti crescono dell'1,6%, in Spagna del 2,4%, nel Regno Unito dello 0,1%, mentre in Francia sono stabili.
Si tratta di un dato di difficile interpretazione e che l'Up sta cercando di approfondire, visto che nel frattempo il Paese è uscito dalla crisi e il Pil è in accelerazione: tra le possibili spiegazioni, le forme di illegalità nella distribuzione dei carburanti, che ammonterebbero al 5-10% del mercato, ma anche qualche difficoltà nella raccolta dei dati.
Particolarmente difficile appare la situazione sulle autostrade, dove il calo dei volumi per il 2017 è stimato in -5%; ma dal 2010 è un crollo, -53%.
Per quanto riguarda la rete dei punti di vendita, in Italia si registra quest’anno una flessione di 400 impianti in meno, che dovrebbero attestarsi a 20.500: la rete dei principali marchi delle aziende petrolifere scende dai circa 16.700 del 2016 a 16.100, ma cresce lievemente il suo erogato medio nonostante il calo dei consumi.
I distributori dei supermercati e della grande distribuzione commerciale continua a crescere in modo graduale e costante e aumentano soprattutto le “pompe bianche” con marchi privati, arrivate a sommare almeno 4.300 punti vendita, i cui erogati medi continuano a essere inferiori del 20% rispetto alla rete a marchio petrolifero.

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