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Presentato il rigassificatore di Ravenna: sarà ormeggiato alla piattaforma Petra. Il gasdotto sarà operativo dal 2024

where Bologna when Lun, 18/07/2022 who roberto

La Regione Emilia-Romagna presenta in tutta Italia il progetto per gas di Ravenna, che ha l’avvallo del commissario straordinario nonché governatore emiliano Stefano Bonaccini

È stato presentato nella seduta rigassificatore-ravenna.jpgcongiunta delle commissioni Economia e Ambiente il progetto di realizzazione del rigassificatore a Ravenna, uno dei due realizzati ex novo in Italia – l’altro è quello di Piombino - e che prevede il collegamento alla rete nazionale per distribuire il gas in Emilia-Romagna e in tutta Italia.  La presentazione è avvenuta da parte di Snam Fsru (Floating Storage & Regassification Unit). Presenti in sala anche Stefano Bonaccini, nella duplice veste di presidente della Regione e commissario straordinario per la realizzazione di opere strategiche di pubblica utilità indifferibili e urgenti, il sottosegretario alla presidenza della giunta Davide Baruffi, l’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla, nonché Elio Ruggeri, amministratore unico di Snam Fsru, che ha presentato il progetto, e Gabriele Paolo Lanza, program manager di Snam. L’assessore Colla ha ricordato che l’incontro è “un atto voluto dal presidente-commissario Bonaccini per una discussione preventiva, nel rispetto della democrazia e della trasparenza. Qui non ci sono vuoti di potere, possiamo agire. Snam ha presentato l’investimento al commissario nel dettaglio. Ci sarà una task force di esperti, nazionali e territoriali, che valuterà il documento, che sarà inviato a 43 soggetti. Abbiamo chiesto a Snam di fornire una previsione anche dell’impatto economico e sociale che avrà questo investimento. Penso che ci saranno le condizioni per gestire tutto con responsabilità”.
 
Cosa ha detto Ruggeri
Elio Ruggeri di Snam ha affermato che “dobbiamo prepararci a fare a meno di 30 miliardi di metri cubi di gas dalla Russia, cioè il 40% di ciò che consumiamo in Italia. Noi ci prepariamo a diversificare nel tempo le fonti di approvvigionamento. Il ministero per la Transizione ecologica ci ha chiesto di intervenire in tempi rapidi per avere nuove opportunità di importazione di gas. Gli impianti rigassificatori sono la strada più veloce. Serve una nave, che già funziona come terminale, ormeggiarla e collegarla al gasdotto. Il mercato delle navi da rigassificazione è esploso a febbraio. Molte navi sono state accaparrate da Germania, Olanda e Paesi baltici, ma Snam ne ha acquistate due tra le migliori, una per il progetto di Piombino e una per quello di Ravenna”. L’amministratore ha detto che sono già state chieste le autorizzazioni a Piombino e Ravenna, complete di valutazioni ambientali, rischi, sicurezza, emissioni in aria e acqua.
 
La piattaforma Petra
L’obiettivo primario è di mettere a terra la Fsru in breve tempo: serve un sito per l’ormeggio e una struttura per collegarle alla rete del gas. Per l'ormeggio, due sono le soluzioni: o in porto o in mare aperto dove, a Ravenna, c’è già un ormeggio e c’è l’opportunità di restare nei tempi (piattaforma Petra, pensata negli anni '80 per le petroliere). Adeguare la piattaforma e la linea dei gasdotti vale 250-300 milioni di investimento e i costi operativi sono di decine milioni di euro l’anno. La “W Singapore”, nome della nave per Ravenna, “è full optional, di ultima generazione, nasce come impianto di rigassificazione e ha tutte le apparecchiature per contenere l’impatto ambientale e garantire la sicurezza. È lunga 300 metri e fa solo una cosa: cambia lo stato del gas, da liquido (Gnl) a gassoso, riscaldandolo e utilizzando acqua di mare.
 
Il gasdotto tra due anni
Il progetto presentato da Snam al Commissario prevede che la nave sia collocata a circa 8,5 chilometri al largo di Ravenna in corrispondenza della piattaforma offshore esistente di Petra (Gruppo Pir), che sarà opportunamente adeguata e ammodernata. Al fine di convogliare il gas verso il punto di interconnessione con la rete nazionale dei gasdotti, posto a circa 42 km dal punto di ormeggio, a nord-ovest della città, il progetto propone di realizzare un collegamento composto da un tratto di metanodotto a mare (sealine) di circa 8,5 km e uno onshore, completamente interrato, di circa 34 km, progettato privilegiando aree non antropizzate, rispettando quelle protette e minimizzando l’uso di suolo, in modo compatibile con le caratteristiche geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche e sismiche del territorio, nonché con gli strumenti di pianificazione vigenti. Su tutti questi aspetti progettuali proposti da Snam il Commissario dovrà avvalersi dell’esame scrupoloso e del parere di oltre 40 enti. “È un progetto semplice - ha concluso Ruggeri - e i lavori di cantiere saranno contenuti: ciò che preme è la tempistica. L’avvio delle attività commerciali, cioè la diversificazione delle fonti, è atteso dal terzo trimestre del 2024 (luglio-settembre). Abbiamo preparato un pacchetto di informazioni, completo e dettagliato, che compone l’istanza. Il commissario può valutare ogni aspetto del progetto e noi siamo sempre a disposizione”.

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