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Raffineria Sannazzaro. Danni agli impianti, ma non all’uomo o all’ambiente

where Pavia when Lun, 05/12/2016 who redazione

L’incendio alle linee Est non ha provocato vittime e, secondo le prime rilevazioni, non avrebbe causato inquinamenti. I commenti degli ecologisti

Giovedì scorso, poco prima delle 16, in una giornata molto tersa, un raffineria-pavia.jpgincendio di gasolio ha colpito l’impianto Est (Eni slurry technology) per la lavorazione dei greggi pesanti nella raffineria pavese di Sannazzaro de’ Burgondi-Ferrera Erbognone.
Un operario è stato avvolto dal fumo e un altro è rimasto contuso al ginocchio mentre si allontanava dall’impianto.
Molto allarme hanno destato le altissime fiamme e la nuvola densa che si è alzata alta sulla pianura padana, ondeggiando poi verso il Piemonte.
Le rilevazioni dell’Arpa Lombardia, condotte nell’immediatezza dell’evento e nei giorni successivi, non hanno rilevato inquinamento dell’aria.

Non chiarite le cause. I sistemi di sicurezza sono stati attivati immediatamente, hanno funzionato correttamente e hanno garantito la salvaguardia e l’incolumità delle persone.
Legambiente - “Grosse evidenze al momento non ne abbiamo. A livello locale c’è stata ricaduta di polveri grossolane, ma non di polveri sottili” dice Damiano Di Simine, di Legambiente Lombardia.

Il Wwf - Immediate misure di emergenza per valutare i danni e tutelare le persone e l'ambiente nell'immediato e in futuro: lo chiede il Wwf. A destare preoccupazione, secondo il Wwf, sarebbero l'idrogeno solforato e le altre sostanze tossiche usate nel processo e prodotte anche dalla combustione; urgenti misure preventive di ulteriori danni, inclusi la dispersione di veleni sui terreni agricoli e la possibilità che entrino nella catena alimentare.

Il Movimento 5 Stelle - “Ci auguriamo che siano state attivate tutte le misure atte a tutelare la salute della popolazione”: così Iolanda Nanni, capogruppo del M5S Lombardia. “È proprio in casi come questo che si rivela l'irresponsabilità di quelle istituzioni che hanno autorizzato la costruzione della più grande discarica d'amianto d'Italia proprio al confine con la raffineria. In caso di incidente, come quello, sarebbe un disastro ecologico e sanitario irreversibile”.

L’alfaniano Marinello - Dice il Presidente della Commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Marinello, di Area popolare Ncd-Udc: “Valuteremo con attenzione eventuali danni ambientali che possono essere stati arrecati. Sicuramente convocheremo i vertici Eni in Commissione per avere maggiori spiegazioni e delucidazioni”.

Il verde Bonelli - “Troppe raffinerie in Italia subiscono incidenti rilevanti, che pongono con urgenza la necessaria apertura di un'inchiesta su tutto il territorio nazionale per verificare l'applicazione della direttiva Seveso, del corretto funzionamento degli impianti e delle autorizzazioni integrate ambientali rilasciate”. Lo dichiara Angelo Bonelli dei Verdi.
Il Pd - “È sicuramente l'incidente più grave accaduto nella storia della raffineria Eni di Sannazzaro”, dice Giuseppe Villani, consigliere regionale pavese del Pd. “L'incendio parte dall'impianto del reattore est, che per altro è confinante con il sito dove dovrebbe essere realizzata la discarica di amianto di Ferrera Erbognone”.

Fareambiente - "L’ennesimo segnale della pericolosità delle vecchie fonti fossili che stentano a cedere il passo a nuove tecnologie che si basano su fonti rinnovabili e sicure”, dichiara Vincenzo Pepe, presidente nazionale di FareAmbiente – Movimento ecologista europeo.

immagini
La raffineria Eni di Sannazzaro
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