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​Retroscena. Dopo il sì-triv della Sicilia l’Eni annuncia che resterà a Gela

where Palermo when Lun, 12/10/2015 who redazione

Confermato l’impegno per il rilancio dell’area. Confermato l’impegno per il rilancio dell’area. È quanto è emerso in occasione della riunione al ministero dello Sviluppo Economico alla quale ha partecipato il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta

download.jpgUna decina di giorni dopo che la Regione Sicilia, in consiglio regionale, ha bocciato l’ipotesi di aderire al referendum no-triv proposto da dieci altre Regioni, il programma di rilancio delle attività industriali dell’Eni in Sicilia è stato riavviato come previsto dal protocollo d’intesa siglato lo scorso 6 novembre, e gli impegni assunti per il 2015 dalla compagnia petrolifera sono pienamente rispettati. È emerso in occasione della riunione al ministero dello Sviluppo Economico alla quale hanno partecipato il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, rappresentanti degli enti locali e dei sindacati nazionali e territoriali.

L’Eni stava lavorando per conseguire nuove attività sui giacimenti che dovrebbero essere nascosti sotto i fondali al largo di Gela, mentre la raffineria sulla terraferma era destinata alla chiusura per mancanza di presupposti economici per la sua produzione.
Le attività legate alla conversione della Raffineria di Gela in green refinery, precisa una nota del ministero, sono in linea con i tempi previsti. Attualmente è in corso la fase di studio dell’ingegneria e nel 2016 si apriranno i primi cantieri. La fase di costruzione sarà condotta da ditte dell'indotto locale.
Anche dal punto di vista autorizzativo, aggiunge il ministero, le attività procedono celermente.

Per quanto riguarda lo sviluppo del progetto offshore a gas di Argo-Cassiopea, sono in corso tutte le principali attività del progetto. A testimonianza dell'impegno della società nei confronti del territorio, Eni ha deciso di realizzare l'ingegneria di dettaglio presso Gela anche con risorse locali.
Sul fronte del risanamento ambientale, tutte le attività autorizzate sono concluse o in corso di realizzazione. Dalla firma del protocollo sono stati avviati 9 cantieri. Per quanto concerne le attività di smantellamento e bonifica dell'ex impianto Isaf, dovrebbe a breve concludersi l'iter autorizzativo. La situazione occupazionale dell'indotto risponde agli impegni assunti. Entro la fine dell'anno si prevede l'avvio di altri 17 cantieri, fatto salvo il rilascio delle necessarie autorizzazioni, che incrementeranno gli impegni attuali dell'indotto.
Eni, infine, conferma l'impegno nel completare gli studi di fattibilità nel settore della chimica da fonti rinnovabili e di valorizzazione del gas naturale come alternativa ai carburanti tradizionali.

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Stemma della Regione Sicilia