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​Revoca sanzioni, adesso l’Iran contatta gruppi petroliferi Ue e Usa per tornare

where Roma when Lun, 02/12/2013 who redazione

Tornato alla guida del ministero dopo otto anni, Bijan Namdar Zanganeh ha rivelato al Financial Times di aver contattato le aziende europee e Usa, con l’intenzione di invitarle a tornare in Iran

Il ministro del Petrolio iraniano ha ripreso i contatti con le principale aziende petrolifere mondiali in vista di una possibile revoca delle sanzioni, dopo i progressi registrati sul nucleare con la comunità internazionale che hanno portato all’accordo di domenica scorsa a Ginevra. Tornato alla guida del ministero dopo otto anni, Bijan Namdar Zanganeh ha rivelato al Financial Times di aver contattato le aziende europee
e, “indirettamente”, quelle Usa, con l’intenzione di invitarle a tornare in Iran.
Fu lo stesso Zanganeh, all’inizio degli anni '90, a convincere Total, Royal Dutch Shell, Eni e Statoil a investire nei settori petroliferi e del gas, nonostante le sanzioni Usa. E sono queste le aziende che Teheran punta a far rientrare nel paese una volta revocate le sanzioni, ha precisato al Ft. L’accordo di Ginevra “è un primo passo per la revoca delle sanzioni, anche se non possiamo firmare contratti”, ha sottolineato il ministro.
Le sanzioni internazionali hanno ridotto la produzione e l'esportazione di petrolio, paralizzando anche lo sviluppo dei siti petroliferi e di gas.
Complessivamente, le esportazioni sono passate dai due milioni di barili al giorno all'inizio del 2012 a una media di 1,1milione di barili nei primi nove mesi di quest’anno, secondo idati dell’Agenzia internazionale per l’energia.
Nessuno più di Zanganeh punta alla fine del regime di sanzioni, secondo il Ft. “Abbiamo bisogno di transazioni e interazioni con aziende internazionali affidabili per ricevere non solo capitali, ma tecnologia e capacità di gestione, specialmente nel settore dell’upstream; - ha precisato il ministro - con le sanzioni non possiamo raggiungere il livello di esportazioni che vogliamo, non abbiamo accesso a parte del nostro denaro ed è molto difficile per noi acquistare alcune apparecchiature di cui abbiamo bisogno".
 
 

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