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Ricerca. Quasi il 70% delle aziende Energy&utility punta a mitigare l'impatto del cambiamento climatico

where Milano when Lun, 27/12/2021 who roberto

Secondo un report di CapGemini, la maggior parte delle aziende ancora non possiede le competenze necessarie per intraprenderla

Tra le aziende del settore Energy and cri-new-energy-business.gifUtilities è diventato imperativo mitigare l'impatto del cambiamento climatico: il 68% delle organizzazioni afferma infatti che intervenire sul climate change è alla base dell’introduzione di nuovi modi di fare business. A dirlo è l’ultimo report del Capgemini Research Institute, intitolato “Remodeling the future: How energy transition is driving new models in energy and utilities”.

I dati sulle emissioni
Secondo il report, le organizzazioni che stanno implementando modelli di energia pulita hanno già ottenuto una riduzione del 4,6% delle emissioni (con un'ulteriore riduzione del 13% prevista nei prossimi tre anni), mentre alcune stanno anche registrando un aumento delle entrate del 6%. I nuovi modelli energetici stanno portando a maggiori opportunità di upselling per le organizzazioni, in grado anche di attirare nuovi clienti. Le aziende globali hanno infatti già registrato un aumento del 4% delle opportunità di upselling grazie a questi nuovi modelli, cifra che dovrebbe aumentare fino al 9,2% nei prossimi tre anni.

Strategia e competenze rimangono sfide critiche
Nonostante la necessità di trasformazione sia evidente, il settore Energy and Utilities rimane in uno stato di transizione, con pochissime organizzazioni che attualmente implementano nuovi modelli energetici. Il 64% delle organizzazioni prevede, ad esempio, di implementare soluzioni di accumulo di energia in futuro, ma solo il 19% lo sta già facendo. Secondo il report, la maggior parte delle organizzazioni non ha ancora creato una strategia commerciale per questi nuovi modelli: solo il 18% degli intervistati afferma infatti di avere una strategia globale con obiettivi e scadenze ben definite. Le capacità richieste per i nuovi modelli, come fonti di energia alternativa e piattaforme energetiche, differiscono notevolmente da quelle attualmente a disposizione delle aziende del settore. La ricerca rileva che la maggior parte delle organizzazioni (70%) non possiede le capacità necessarie per sviluppare nuovi modelli, in particolare per la mancanza di competenze tecnologiche interne e attenzione verso le nuove tecnologie (68%), competenze relative ai servizi (62%) e competenze legate ai dati (56%).

Agire per accelerare l’implementazione
Nei prossimi anni, l’implementazione dei nuovi modelli energetici richiederà una decisa accelerazione per trasformare le ambizioni in realtà. Alessandro Kowaschutz, CPRD & EUCS Director di Capgemini in Italia, ha affermato: “La transizione energetica sarà la forza trainante di questo decennio: le aziende devono elaborare strategie che coinvolgano l’intera organizzazione e portarle su scala per garantirne il successo. È anche necessario aumentare i ritmi dell’innovazione, dato che al momento solo un terzo delle aziende è in grado di sviluppare e testare nuovi modelli e industrializzare i risultati: è arrivato il momento di adottare un approccio fail-fast e stringere nuove partnership, sia all'interno che all'esterno degli ecosistemi esistenti". Oltre a strategia e innovazione, il report evidenzia la necessità di investire nello sviluppo di competenze tecnologiche e legate ai dati, necessarie per trasformare l’operatività aziendale.

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