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Russia contro Europa su terzo pacchetto energia e Cipro

where Mosca (Russia) when Mar, 26/03/2013 who roberto

Il premier Medvedev ha avvertito Bruxelles di non agire in modo unilaterale per l'attuazione dei nuovi provvedimenti in materia energetica, che comporterebbe forti penalizzazioni per Gazprom, ma anche sulla crisi dell’isola, che coinvolgerebbe numerosi interessi dei cosiddetti “oligarchi”

Il premier russo Dmitri Medvedev ha ammonito l’Unione europea a non agire in modo unilaterale non solo nella crisi cipriota ma anche nell'attuazione del cosiddetto terzo pacchetto energetico attraverso cui, in sostanza, alle Società energetiche (vedi Gazprom) viene imposto il divieto di essere contemporaneamente fornitori e possedere le relative reti di trasporto. “Non siamo contrari a priori. Spetta all'Unione europea decidere come regolare i flussi energetici nella sua comunità, ma sarebbe auspicabile non imporre approcci unilaterali verso gli altri partner: i loro argomenti devono essere ascoltati”, ha detto il premier nel suo intervento di apertura dell'incontro a Mosca tra governo russo e Commissione Europea sulla cooperazione bilaterale.
Ma anche la crisi di Cipro ha avuto in settimana alcuni risvolti in materia energetica per la Russia, la quale, come è noto, è fortemente coinvolta vista la presenza di 80.000 russi residenti e di innumerevoli depositi milionari di facoltosi concittadini di Putin.
Per sbloccare la crisi - risolta poi domenica notte - , in molti hanno parlato dell’interesse per i vasti giacimenti sottomarini di gas naturale scoperti al largo di Cipro.
Diversi analisti locali hanno fatto notare che nel corso avvenuto  a Mosca, insieme con il ministro delle Finanze Sarris, c'era anche il ministro dell'Energia George Lakkotrypis. Questi si trova nella capitale russa ufficialmente per seguire una mostra sul turismo ma, secondo varie fonti, potrebbe avere avuto contatti con responsabili del gigante dell'energia russo Gazprom per discutere proprio di un possibile interesse nel gas naturale cipriota.
Nei giorni scorsi, però, un alto responsabile della Gazprom aveva escluso che la compagnia fosse interessata ad assistere finanziariamente il governo di Cipro in cambio dei diritti per l'esplorazione dell'immenso giacimento scoperto due anni fa al largo dell'isola. Secondo le autorità di Nicosia, il giacimento conterrebbe una quantità di gas stimata fra i 140 e i 230 miliardi di metri cubi.
Ad oggi non risulta in effetti che i giacimenti ciprioti siano entrati nel negoziato.

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