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​Sbloccato il gasdotto libico, dopo un mese i berberi interrompono le proteste

where Tripoli (Libia) when Lun, 25/11/2013 who redazione

La protesta aveva avuto inizio il 26 ottobre scorso nel terminal situato nella parte occidentale della Libia, bloccando il gasdotto che porta il metano in Sicilia e inasprendo la crisi petrolifera libica

Le attività del gasdotto Greenstream, partecipato dall'Eni, nella città di Mellitah, in Libia, sono ritornate alla normalità dopo quasi un mese di proteste da parte di un gruppo di esponenti della comunità berbera amazigh. 
Lo ha fatto sapere il portavoce dell'ente nazionale petrolifero libico Noc, Mohammed Al Harare.  Gli alti livelli di tensione nel Paese, in seguito agli scontri che hanno causato la morte di oltre 40 persone a Tripoli, hanno spinto i rivoltosi a sospendere le rimostranze in atto nell'impianto. 
Uomini armati avevano fatto esplodere la protesta il 26 ottobre scorso nel terminal situato nella parte occidentale della Libia, bloccando il gasdotto che porta il metano in Sicilia e inasprendo la crisi petrolifera libica.  
Gli Amazigh, che hanno lamentato di essere marginalizzati come lo erano ai tempi di Gheddafi, hanno rivendicato una migliore rappresentanza nella futura assemblea costituente e il riconoscimento delle loro peculiarità culturali nella Costituzione. 
La sospensione delle proteste, come ha avvertito il Consiglio supremo amazigh, non significa, però, che i berberi rinunceranno alle loro richieste. 
 
 

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