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Scenario. La corsa dell’AI raddoppierà la domanda di energia dei data center al 2030

where Milano when Mar, 22/04/2025 who roberto

Sarà consumata più elettricità per l'elaborazione dei dati che per la produzione di tutti i beni ad alta intensità energetica messi insieme. I numeri dell’Agenzia internazionale dell'energia.

La corsa globale all'Intelligenza data-center-credits-ispi.jpgartificiale farà più che raddoppiare entro il 2030 il fabbisogno di elettricità dei data center, che consumeranno una quantità di energia enorme. È quanto emerge da un report dell'Aie (O Iea), l'Agenzia internazionale dell'energia, che sottolinea come solo la metà della domanda potrà essere soddisfatta dalle fonti rinnovabili.
 
I numeri
In base alle proiezioni, i consumi elettrici dei data center raggiungeranno circa i 945 terawattora entro la fine del decennio, con un fabbisogno ottimizzato proveniente dall’intelligenza artificiale che richiederà una quantità di energia quattro volte superiore. Nei soli Stati Uniti, nel 2030, sarà consumata più elettricità per l'elaborazione dei dati che per la produzione di tutti i beni ad alta intensità energetica messi insieme, compresi alluminio, acciaio, cemento e prodotti chimici. Più in generale nelle economie avanzate si prevede che i data center determineranno oltre il 20% della crescita della domanda di elettricità tra oggi e il 2030, riportando il settore dell'energia elettrica in queste economie su una base di crescita dopo anni di stagnazione o di calo della domanda.
 
Le emissioni e i carichi da lavoro
L'aumento della domanda elettrica dei data center, secondo l’agenzia internazionale, avrà un impatto anche a livello di emissioni. La quota di CO2 prodotta dai combustibili fossili (come petrolio, gas e carbone) ha raggiunto i 35mila milioni di tonnellate nel 2024, secondo le stime, e i centri di elaborazione dei dati sono già responsabili di 180 milioni di queste. Questo dato esclude le emissioni derivanti dalla generazione di energia di riserva, ma comprende tutti i carichi di lavoro dei data center, di cui l'intelligenza artificiale è un sottoinsieme. I data center rappresentano quindi una piccola quota di emissioni, lo 0,5%. Tuttavia, la CO2 prodotta in modo indiretto da questi impianti crescerà di quasi l'80% nel corso di questo decennio. "Anche se la quota dei data center nelle emissioni aggregate può sembrare piccola, i data center sono tra i pochi settori - insieme al trasporto stradale e all'aviazione - che vedono un aumento delle loro emissioni dirette e indirette fino al 2030", spiegano gli esperti dell'Aie.
 
Le parole di Birol
"Con l'ascesa dell'AI, il settore energetico è in prima linea in una delle piu' importanti rivoluzioni tecnologiche del nostro tempo - ha dichiarato il direttore esecutivo dell'Aie Faith Birol - L'AI e' uno strumento, potenzialmente incredibilmente potente, ma dipende da noi, dalle nostre società, dai nostri governi e dalle nostre aziende, il modo in cui la utilizziamo".

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