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Spuntano i sì-triv. Il sindacato chiede investimenti nel petrolio

where Ravenna when Lun, 14/09/2015 who michele

In Romagna timori per la riduzione dell’attività. Eni delocalizza, cassa integrazione alla Schlumberger, mobilità alla Hulliburton

Blocco delle attività di perforazione e di workover; taglio degli investimenti; sicurezza. Sono i tre problemi che mette in fila la Cgil di Ravenna per il comparto chimico energetico. Eni delocalizza; Schlumberger amplia la cassa integrazione; Hulliburton avvia le procedure di mobilità. Cgil, Cisl e Uil di Ravenna lanciano l'allarme per l'intero sistema delle aziende legate al polo produttivo Eni di Marina di Ravenna, che “sta soffrendo pesantemente le conseguenze dell'attuale crisi petrolifera”.
Il segretario provinciale della Filctem-Cgil, Massimo Marani, esprime una serie di preoccupazioni. A partire dalla decisione di Eni di bloccare “importanti attività di perforazione e di work over di competenza ravennate nel mare Adriatico”, la cui conseguenza sarà “un calo progressivo della produzione” con “un effetto collaterale immediato sul fronte dell'occupazione”.
filctemmanifestazionesindacale.jpgTanti dunque i motivi di preoccupazione per le parti sociali. A partire dall'impianto Adriatic 1 di proprietà di Nabors Drilling International, il “fast move” di piccole dimensioni installato direttamente a bordo delle piattaforme, che operava ininterrottamente da diversi anni, e ora “inspiegabilmente congelato fino a fine anno”.
Così le aziende contrattiste già dagli inizi dell'anno hanno fatto richiesta di ammortizzatori sociali, hanno avviato procedure di mobilità e iniziato il dirottamento dei lavoratori sul mercato internazionale. Eni sta congelando le ultime attività, con “ripercussioni allarmanti per la tenuta occupazionale e per i riflessi negativi che potrebbero ricadere anche sulla sicurezza”. C'è poi “il rischio di delocalizzazione di intere linee di business da parte delle multinazionali”.
Schlumberger nei giorni scorsi ha convocato i delegati aziendali e le strutture provinciali per comunicare le decisioni del management, che a fronte dei risultati di bilancio negativi nel 2015 estenderà la cassa integrazione straordinaria, già avviata a inizio anno, per un comparto operativo di circa 12 persone, anche ai reparti amministrativi, di staff e di manutenzione. E con ogni probabilità alcune attività di preparazione tecnica strumentale verranno dirottate in Scozia e Norvegia.
Halliburton ha avviato nei giorni scorsi una procedura di mobilità conseguente alla dismissione di una linea di business.

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Filctem_Cgil_Manifestazione_Sindacale
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