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La stangata di autunno, forti rincari delle bollette di energia e gas

where Milano when Lun, 01/10/2018 who roberto

Per i clienti in tutela l’elettricità aumenta del 7,6% e il gas del 6,1%. Arera dice di aver congelato gli oneri elettrici per limitare i rialzi record delle materie prime

Dal 1° ottobre la spesa per l'energiabollette-energia.jpg per la famiglia tipo in tutela registrerà un incremento del 7,6% per l'energia elettrica (+1,5 cent€/kWh) e del 6,1% per il gas naturale (+4,78 cent€/Smc) rispetto alla spesa del terzo trimestre. Per l'elettricità la spesa (al lordo delle tasse) per la famiglia-tipo nell'anno scorrevole (compreso tra il 1° gennaio 2018 e il 31 dicembre  2018) sarà di 552 euro, con una variazione del +6,1% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (1° gennaio 2017 - 31 dicembre 2017), corrispondente a un aumento di circa 32 euro/anno. Nello stesso periodo la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.096 euro, con una variazione del +5,9% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (1° gennaio 2017 - 31 dicembre 2017), corrispondente a circa 61 euro/anno.
 
L’Arera ha fatto sapere che ha rinnovato il blocco degli oneri generali di sistema per far fronte ai forti aumenti dei prezzi delle materie prime energetiche e delle quotazioni all'ingrosso dell'energia elettrica e del gas che hanno raggiunto in Italia e in Europa livelli record, per l'elettricità. Già in occasione dell'aggiornamento di fine giugno, gli oneri generali erano stati notevolmente diminuiti per attutire l'impatto dell'aumento del prezzo dell'energia. Ciò avrebbe  dovuto comportare un aumento per recuperare il gettito perduto. Con questa manovra l'Autorità utilizza nella misura massima possibile la sua azione di 'scudo', rinviando di un ulteriore trimestre il rialzo necessario degli oneri. L'effetto complessivo di questa manovra è il contenimento della spesa per i consumatori elettrici, domestici e non domestici, di circa un miliardo di euro (per tutto il 2018), a beneficio sia del mercato libero che di quello tutelato.

L'eccezionale situazione di tensione nei mercati energetici in Europa è determinata da diversi fattori: le sostenute quotazioni internazionali delle materie prime energetiche; in particolare, i prezzi di riferimento per l'Europa del gas naturale e del carbone risultano (in euro) in aumento del 13% e del 12% nel trimestre in corso rispetto al secondo trimestre 2018; le quotazioni del gas europeo sono spinte verso l'alto anche dall'aumento dei prezzi del gas trasportato via mare (GNL) sui mercati asiatici (+22% - in euro - rispetto al secondo trimestre 2018), in quanto tale tensione limita in prospettiva l'offerta di gas naturale disponibile per l'Europa la crescita senza precedenti del prezzo dei permessi di emissione di anidride carbonica (CO2, +29% negli ultimi tre mesi rispetto al trimestre precedente), cioè dei titoli che i produttori di energia elettrica devono acquistare per compensare la loro CO2 immessa nell'atmosfera; le limitazioni e l'incertezza legata allo stop totale o parziale di 22 reattori nucleari su 58 in Francia, per manutenzione o limitazioni nell'uso dell'acqua per la refrigerazione degli impianti a causa delle elevate temperature estive.
 
Conseguentemente, in base ai dati di pre-consuntivo, il prezzo della borsa elettrica italiana (PUN) risulta in aumento di circa il 29% rispetto al secondo trimestre del 2018, scontando anche il calo della produzione idroelettrica e temperature superiori alla media stagionale nel mese di settembre. Inoltre i prezzi sui mercati a termine per il quarto trimestre non danno segnali di inversione dell'attuale tendenza al rialzo.
 
I commenti -  Per Coldiretti, "l'aumento della spesa energetica ha un doppio effetto negativo, perché riduce il potere di acquisto delle famiglie e aumenta i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l'agroalimentare con l'arrivo dell'autunno". "Una stangata. Nonostante l'Authority, opportunamente, abbia rinnovato l'intervento di scudo, già attuato nel trimestre precedente, si tratta di rialzi da record che avranno effetti pesanti sulle famiglie in difficoltà" afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori.

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