La stangata sui vacanzieri. S’impennano nei giorni del Ponte i prezzi dopo settimane di crolli
In una sola settimana un pieno di benzina da 50 litri è aumentato di 55 cent, mentre uno di gasolio lo paghiamo 60 cent in più, accusa l’Unione Nazionale consumatori
Nella settimana che ha portato allo scorso ponte del 2 giugno, i prezzi ai distributori di benzina si sono impennati. Secondo i dati settimanali del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) della scorsa settimana il prezzo della benzina in modalità self service sale a 1,818 euro al litro, il gasolio a 1,662 euro al litro. "Temiamo si tratti di un anticipo di speculazione per il ponte del 2 giugno. Si interrompe, infatti, la discesa dei carburanti che per la benzina durava da oltre un mese, 5 settimane, mentre per il gasolio addirittura da 6. In una sola settimana un pieno di benzina da 50 litri è aumentato di 55 cent, mentre uno di gasolio lo paghiamo 60 cent in più" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.
Paghiamo due pieni in più al mese
"Dalla fine del 2022, per colpa del Governo che ha ripristinato le accise, un litro di benzina ora ci costa oltre 17 cent in più, con un rialzo del 10,6%, pari a 8 euro e 72 cent per un pieno, equivalente a 209 euro su base annua per una famiglia che fa due pieni al mese. Bene, invece, il gasolio che, grazie al calo dei prezzi all'ingrosso, è meno caro di oltre 4 cent, -2,7%, equivalente a un risparmio di 2 euro e 28 cent per un rifornimento da 50 litri" conclude Dona.