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Stoccaggi gas. Chiusa la stagione termica senza problemi. Si discute sul regolamento Ue

where Milano when Mer, 16/04/2025 who roberto

A fine marzo la capacità di stoccaggio gas è al 42% in una stagione con domanda nazionale in aumento, trainata dal termoelettrico. Il ruolo di Snam sulla sicurezza. La discussione sugli obiettivi di riempimento delle scorte, tra flessibilità e proroga del 90% prima di novembre. Un hub per il Mediterraneo.

L’Italia ha chiuso in aprile l’annostoccaggio-index.jpeg termico e ha superato l’inverno in piena sicurezza per quanto riguarda le forniture di gas naturale. Il risultato non era scontato all’inizio dell’anno termico, viste le numerose incognite. Se la stagione fredda (ma non troppo gelida) è andata in archivio senza patemi, lo si deve soprattutto al contributo dello stoccaggio di metano nel nostro Paese, che ha raggiunto nell’autunno scorso il 98,5% della capacità massima, un livello senza precedenti, e il grado di riempimento alla fine del periodo invernale è sceso al livello del 42% (lo scorso anno era stato addirittura del 58,4%), comunque molto sopra il livello medio di riempimento degli stoccaggi europei, pari al 34%. Nonostante una domanda nazionale di gas in aumento (+8,8% nei primi tre mesi dell’anno, trainata soprattutto dal termoelettrico) ”la stagione di erogazione si è chiusa con una giacenza residua al 31 marzo pari a una disponibilità di altri circa 3 miliardi di metri cubi, che sommati alla riserva strategica raggiungono una giacenza complessiva di 7,9 miliardi di metri cubi.
 
Il piano e l’audizione
Il risultato è frutto di una strategia mirata a garantire la sicurezza energetica e a stabilizzare i prezzi sul mercato interno di cui è stata investita soprattutto Snam, che applica le decisioni del governo alle prese con le numerose crisi che si susseguono in materia energetica. La società delle reti di trasporto del gas ha investito, per raggiungere i numerosi obiettivi ambiziosi, in un piano da circa 2 miliardi di euro volto a potenziare gli impianti esistenti e ad ampliare la capacità di stoccaggio in modo strutturale, nell’obiettivo di aumentare le scorte. Lo ha ricordato Gaetano Mazzitelli, chief commercial & regulatory officer di Snam, ascoltato dalla commissione Politiche Ue della Camera. Secondo Mazzitelli, “circa un terzo dei consumi invernali è coperto dallo stoccaggio, un altro terzo da importazioni e l'ultimo terzo da Gnl e produzione nazionale. Se poi nel periodo invernale avvengono situazioni eccezionali, come elementi climatici, variabilità impreviste delle fonti rinnovabili o tensioni geopolitiche, ecco che i consumi potrebbero essere superiori o inferiori e lo stoccaggio interviene per compensare”.
 
La proroga del Consiglio Ue
Il manager è intervenuto in audizione nell’ambito della raccolta dei pareri degli operatori in sede di esame della proposta di modifica del regolamento Ue 2017/1938 sul ruolo dello stoccaggio nell'assicurare l'approvvigionamento di gas prima della stagione invernale. Proprio dall’Europa è arrivata una proposta di proroga del regolamento sullo stoccaggio del gas. Dal Coreper, l’organo del Consiglio dell'Unione Europea che prepara i lavori del Consiglio per raggiungere un accordo sui punti all'ordine del giorno, si apprende che è stata approvata la posizione che punta a prorogare di due anni le norme sullo stoccaggio del gas, norme che prevedono di avere impianti di stoccaggio del gas pieni al 90% prima della stagione invernale. Questa proroga, mantenuta anche nella posizione del Consiglio - viene spiegato - ridurrebbe l'esposizione dell’Ue alla volatilità dei prezzi, anche a causa dell'attuale instabilità geopolitica. Contribuirebbe inoltre a migliorare la sicurezza energetica e la stabilità del mercato del gas fino all'istituzione di un potenziale quadro europeo sulla sicurezza energetica nei prossimi anni.
 
Un futuro flessibile
Il testo concordato fungerà da mandato negoziale per la presidenza di Bruxelles per avviare i colloqui con il Parlamento europeo sulla versione definitiva della legge. In discussione vi è però la possibilità di una maggiore flessibilità sugli obiettivi di riempimento delle scorte di gas, in modo da permettere una deviazione di 10 punti percentuali dal target del 90% entro novembre. La proposta mira a evitare aumenti dei prezzi dovuti a un calendario di riempimento troppo rigido. E proprio nell’obiettivo di un maggiore consolidamento, Snam ha puntato su un piano strategico basato su quattro assi principali: l’ammodernamento dei siti e dei pozzi con le migliori tecnologie disponibili, l’incremento della capacità di stoccaggio, l’ottimizzazione della gestione operativa e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento. In particolare, per effetto dell’acquisizione di Edison Stoccaggio, Snam ha incrementato la capacità di stoccaggio a 18 miliardi di metri cubi, pari a un sesto della capacità dell’intera Unione europea, consolidando la posizione dell’Italia come hub energetico nel Mediterraneo.

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