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Strategia energetica UE al 2050. Al centro efficienza, idrogeno e auto elettriche

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 13/07/2020 who roberto

I combustibili fossili dovranno essere gradualmente eliminati, compreso il gas naturale, e portati a non più del 20% del mix energetico totale entro il 2050

Una decarbonizzazione profonda hydrogen-roadmap.jpgdell'economia UE. È questo l'obiettivo della strategia energetica al 2050 della Commissione Europea, le cui linee guida sono state presentate al vertice a quattro che ha inaugurato il semestre di presidenza tedesca dell'Unione Europea, presenti la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, e il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli. Al centro del piano, dal titolo "Promuovere un'economia neutrale dal punto di vista climatico", l’addio ai combustibili fossili che dovranno essere gradualmente eliminati, e portati a non più del 20% del mix energetico totale entro il 2050. Verranno invece stimolati gli investimenti sull'idrogeno e sull'elettrico, così come la produzione locale di biogas. Il piano pone come principio cardine l'efficienza energetica, stabilendo l'utilizzo delle tecnologie che consentono il maggior risparmio possibile e favorendo l'utilizzo del calore residuale e la ristrutturazione degli edifici.

Programma trentennale per l'idrogeno
Uno dei punti principali del piano - anticipato da AGI - è un programma trentennale da 180 miliardi di euro per stimolare la produzione di idrogeno a scopo energetico nell'Unione Europea. Una "roadmap" verso una vera e propria rivoluzione industriale e di mercato in Europa, che sviluppi contemporaneamente l'offerta e la domanda di idrogeno "pulito" da utilizzare nella mobilità (come carburante nell'aviazione, nella navigazione e nel trasporto merci su strada), nell'energia (come vettore e per lo stoccaggio delle rinnovabili), nei settori industriali che hanno bisogno di altissime temperature, non raggiungibili con l'elettrificazione (siderurgia, chimica) e anche nel riscaldamento.
La Commissione punta a creare un "ecosistema dinamico dell'idrogeno" con una massa critica di investimenti che assicuri una economia di scala, favorita da un nuovo quadro normativo europeo, e con lo sviluppo di una rete di infrastrutture e di progetti di ricerca e innovazione. Inoltre, sempre oggi, contemporaneamente alla strategia della Commissione, sarà lanciata un’"Alleanza per l'idrogeno pulito" che riunirà molti attori industriali del settore privato e del settore pubblico (europeo, nazionale e regionale) per stabilire una strategia per gli investimenti e un'agenda di progetti concreti. I carburanti sotto forma di gas continueranno a svolgere un ruolo importante nel mercato dell'energia, ma il gas naturale dovrà contare solo per il 20% dei consumi totali, mentre il restante 80% dovrà essere coperto da gas rinnovabili come l'idrogeno verde, il biometano e il gas sintetico, prevede la bozza. Le importazioni di gas naturale e prodotti petroliferi, si legge nel documento, dovranno essere sostituite con energia rinnovabile prodotta localmente, gas rinnovabili e combustibili liquidi. Ciò "ridurrà il conto delle importazioni e creerà un'economia europea più resiliente", si legge nella bozza, "mentre ci spostiamo verso la neutralità climatica, il volume di gas naturale consumato in Europa diminuirà gradualmente". L'obiettivo è la neutralità climatica entro il 2050. 
Tra 30 anni un'auto su due sarà elettrica
Fra trent'anni, sulle strade dell'Unione Europea almeno un'automobile su due sarà elettrica. La Commissione prevede che le auto elettriche saranno abbastanza economiche da competere in termini di prezzo con le auto a benzina già intorno al 2025. La percentuale di autovetture elettriche nell'Unione Europea dovrebbe passare al 7% del totale entro il 2030 e almeno al 50% entro il 2050, con un tetto fissato al 75% nello scenario più ottimistico. Il documento stabilisce poi che al 2050 l'energia elettrica copra tra il 40% e il 50% del mix energetico totale dell'Unione Europea, rispetto al 23% di oggi. La bozza sottolinea come "un importante settore di utilizzo del gas naturale oggi sia il riscaldamento negli edifici" e stima che l'energia elettrica possa coprire il 40% della necessità di riscaldamento nel settore dell'edilizia abitativa entro il 2030 e il 50-70% entro il 2050. È prevista quindi un'espansione del mercato delle pompe di calore e del teleriscaldamento.

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