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Studio. Nel 2027 potrebbero raddoppiare i consumi di gnl

where Milano when Lun, 23/06/2025 who roberto

Nel 2024 aumentati consumi totali (+24,5%), stazioni rifornimento (+11,3%) e immatricolazioni dei mezzi pesanti a gnl (+22,4%), che rappresentano però solo lo 0,5% del parco circolante totale. Positiva entrata in vigore delle nuove linee guida per bunkeraggio. I dati di uno studio di Bip Consulting per Assogasliquidi-Federchimica.

Ripresa del mercato del gnl grafica-assogasliquidi-slide.jpgnel 2024 dopo il rallentamento per il rimbalzo dei prezzi internazionali, e promettenti prospettive per il futuro, con la possibilità di concretizzare le condizioni per uno scenario di crescita al 100% del settore entro il 2027 se sostenuto da misure di policy adeguate. Questi gli elementi principali di discussione che Assogasliquidi-Federchimica porta all’attenzione delle imprese associate e delle istituzioni, presentando lo studio di Bip Consulting sul mercato gnl e biognl in Italia.
 
Il mercato
Il mercato italiano del gnl mostra segnali di ripresa con una domanda che nel 2024 ha raggiunto le 208 kton, trainata principalmente dal settore dell’autotrazione (circa l’80% del totale). Le prospettive indicano un'ulteriore crescita fino al raddoppio dei consumi nei prossimi tre anni, superando le 400mila tonnellate l’anno - qualora siano pienamente implementate le misure proposte nel piano di rilancio del settore - grazie a un consolidamento del trasporto stradale e allo sviluppo del mercato marittimo.
Quanto alle infrastrutture: accanto al terminale di Fos Marsiglia e al deposito di Ravenna, l’attivazione del truck loading a Panigaglia e il micro-liquefattore di Pignataro pongono le basi per una copertura nazionale della domanda. Le navi rigassificatrici presenti in Italia, se adeguatamente adattate, potranno servire anche il mercato marittimo.
Infine, i prezzi. Dopo il picco del 2022, il prezzo all’ingrosso del gnl si è stabilizzato tra i 40 e i 50 euro il megawattora, restando però superiore ai livelli pre-Covid e limitandone la competitività rispetto ai combustibili tradizionali.
 
Autotrasporto
La rete di distribuzione gnl risulta ben strutturata; le stazioni di rifornimento sono 177, in crescita dell’11,3% rispetto al 2023 ma la distribuzione rimane disomogenea: il 92% degli impianti è nel Centro-Nord. I volumi consumati nel 2024 nel canale dell’autotrazione sono pari a 166mila tonnellate con un incremento del 30% rispetto al 2023. Va però rilevato che a partire dal 2022, si è registrato un rallentamento delle immatricolazioni, attribuibile alla ridotta fiducia degli utilizzatori finali nella stabilità del prezzo del gnl.
Nonostante il rallentamento dovuto alla crisi energetica del 2022, il settore nel 2024 mostra alcuni segnali di ripresa: le immatricolazioni dei veicoli sopra le 3,5 tonnellate sono 311 contro le 254 del 2023.
Tuttavia, la quota di veicoli industriali alimentati a gnl circolanti in Italia – pari nel 2024 a 5.239 mezzi - rappresenta solo lo 0,5% del parco circolante totale; tale dato evidenzia il potenziale di penetrazione del gnl nel settore dell’autotrasporto.
Per consolidare la ripresa sono quindi necessari incentivi all’acquisto dei veicoli e premialità per l’impiego di gnl e biognl, in linea con le esperienze estere come quella cinese dove il forte impegno del governo ha garantito una crescita sostenuta e costante negli ultimi anni.
A differenza della situazione italiana ed europea, in Cina si osserva un significativo incremento del parco circolante gnl. Nel 2024 sono stati immatricolati circa 180mila veicoli corrispondenti al 42% delle immatricolazioni (contro l’1% del contesto italiano). Il consumo totale del parco circolante cinese è stimato a 22 milioni di tonnellate di gnl.
 
Settore marittimo
Il gnl rappresenta una delle soluzioni più concrete per decarbonizzare il trasporto marittimo, sia nel breve che nel lungo periodo. Sono 12 le navi alimentate a gnl (o dual fuel) in esercizio nei mari italiani e l’interesse per questa tecnologia è in forte crescita a livello internazionale: circa il 50% dell’orderbook mondiale di nuove navi a combustibili alternativi è costituito da unità alimentate a gnl.
In Italia, tuttavia, l’uso del gnl in ambito marittimo è ancora limitato ma con un potenziale enorme. La crescita del settore dipenderà dalla ormai prossima entrata in esercizio di tutte le infrastrutture in progetto compreso l’adattamento delle navi rigassificatrici per il servizio small scale e dalla crescente disponibilità nel nostro mare delle bettoline adibite al bunkeraggio, nonché dalla rapida adozione dei regolamenti portuali sulla base delle linee guida recentemente diffuse dal ministero dei Trasporti.
La disponibilità futura di biognl, che consentirebbe una riduzione delle emissioni climalteranti, potrà rendere il gnl marittimo un elemento chiave per il raggiungimento degli obiettivi europei di sostenibilità nel settore dei trasporti. Il comparto presenta quindi un potenziale ancora largamente inespresso, ma cruciale per la transizione ecologica dei porti e della logistica marittima italiana.
 
Scenari
Lo studio Bip considera tre scenari al 2027 dipendenti dall’andamento del prezzo, sviluppo nuovi terminali adibiti a smart scale, sistemi di incentivazione, aumento del costo Ets e implementazione omogenea delle normative sui diversi porti nazionali. Lo scenario centrale prevede una crescita del 50 % in 3 anni, spinto dall’autotrazione e dal nascente mercato marittimo. Ma lo scenario più ottimistico porterebbe a un raddoppio dei consumi con un particolare contributo del trasporto marittimo e stradale.
“Il gnl e biognl è un prodotto energetico imprescindibile per la politica energetica del nostro Paese e della più ampia strategia di decarbonizzazione – ricorda Matteo Cimenti, presidente di Assogalisquidi-Federchimica – e non soltanto per i suoi impieghi nel trasporto stradale pesante, dove è già molto diffuso, e in quello marittimo destinato in breve tempo a crescere grazie alle infrastrutture in corso d’opera e agli interventi regolatori nello shipping. Anche nel suo utilizzo nell’industria e nelle utenze locali off-grid ci sono ampie potenzialità di sviluppo”. 

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