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Tassonomia. Greenpeace fa nuovamente causa alla Commissione europea contro gas e nucleare

where Lussemburgo when Lun, 24/04/2023 who roberto

L’ong sostiene che la decisione sulla Tassonomia della Commissione consente alle centrali elettriche a gas fossile e nucleari di ricevere fondi che altrimenti sarebbero stati destinati alle rinnovabili

Otto uffici europei di Greenpeacetassonomia_0.jpg hanno presentato una causa presso la Corte di Giustizia europea contro la decisione della Commissione europea di includere il gas fossile e l'energia nucleare nel regolamento sulla Tassonomia, che nel marzo 2022 aveva ampliato l'elenco degli investimenti considerati sostenibili dell'UE. Il 9 settembre scorso, gli stessi uffici europei di Greenpeace avevano chiesto alla Commissione di rivedere la decisione sull'inclusione del gas fossile e del nucleare nella tassonomia. Lo scorso 8 febbraio, la Commissione ha respinto questa richiesta, inducendo l’organizzazione ambientalista a chiedere al Tribunale dell'UE di annullare la decisione della Commissione e di dichiarare non valida l'inclusione del gas fossile e del nucleare nella tassonomia dell'UE. 

Davanti alla Corte di Giustizia
Mentre i documenti venivano ufficialmente depositati elettronicamente, gli attivisti di Greenpeace Lussemburgo si sono riuniti in settimana davanti alla Corte di Giustizia europea per protestare contro la controversa etichetta "verde" attribuita al gas e al nucleare. Con loro c’erano anche attiviste ed attivisti italiani provenienti dal delta del Po - un fragile ecosistema dove l'estrazione di gas fossile ha aggravato la subsidenza del suolo e dove ci sono nuovi piani per estrarre altro gas nel prossimo futuro -, e attivisti provenienti dal villaggio di Konz in Germania, che si trova a valle della centrale nucleare francese di Cattenom.
"L'estrazione del gas è una minaccia enorme per la nostra comunità. Il terreno sta sprofondando e il mare si sta alzando. Quando sento decisioni come la ridicola etichetta verde per il gas e il nucleare, mi viene da pensare che l'UE abbia sbagliato completamente le sue priorità. Passa il suo tempo a trovare modi per far arricchire chi inquina e non si preoccupa dei danni alle comunità come la mia", ha dichiarato Vanni Destro, attivista italiano del delta del Po.

Stop fondi
I ricorrenti ufficiali della causa sono gli uffici europei di Greenpeace in Germania, Francia, Spagna, Italia, Belgio, Lussemburgo, Europa centrale e orientale e l'Unità europea di Greenpeace. Separatamente, ClientEarth, l'Ufficio per le politiche europee del WWF, BUND (Amici della Terra Germania) e Transport and Environment stanno sfidando la Commissione europea per l'inclusione del gas fossile nella Tassonomia. Anche il governo austriaco ha chiesto alla Corte di annullare questa operazione di greenwashing della Commissione. Greenpeace sostiene che la decisione sulla Tassonomia della Commissione consente alle centrali elettriche a gas fossile e nucleari di ricevere fondi che altrimenti sarebbero stati destinati alle energie rinnovabili. Poco dopo l'adozione della tassonomia UE, nel luglio 2022, Electricité de France ha annunciato l'intenzione di sostenere il finanziamento dei suoi reattori nucleari, vecchi e in cattivo stato, emettendo obbligazioni verdi allineate alla Tassonomia.

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