Tempo di bilanci. Eni, buoni i risultati nel terzo trimestre
Incrementata per la seconda volta la stima annuale di generazione di cassa nonostante lo sfavorevole scenario prezzi e cambi.
Il contributo della elevata
redditività dei nuovi progetti oil&gas e la buona gestione della base produttiva hanno determinato i solidi risultati e&p nel terzo trimestre 2025. È quanto emerge dal consiglio d’amministrazione di Eni che ha approvato i risultati consolidati del terzo trimestre e nove mesi 2025.
Tra gli altri dati emerge che la produzione oil&gas è cresciuta in modo rilevante, con un aumento del 6% rispetto al trimestre di confronto e del 5% su base sequenziale raggiungendo 1,76 mln di barili al giorno, beneficiando dell’accelerazione negli avvii e nelle entrate a regime, della solida continuità operativa e delle attività di manutenzione ottimizzate. Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha commentato: “I risultati del terzo trimestre sono eccellenti e tutte le principali variabili operative, economiche e finanziarie hanno superato le aspettative. La produzione di 1,76 mln barili al giorno è in forte crescita (+6% rispetto allo scorso anno) e ci consente di alzare la guidance annuale sino a 1,72 mln barili al giorno, confermando il trend di accelerazione destinato a proseguire nei prossimi mesi grazie ai nuovi campi in sviluppo in Congo, Emirati, Qatar e Libia, e all’avvio della combinazione di business in Indonesia e Malesia che costituirà uno dei principali player sul mercato del gnl nel continente asiatico. Stiamo crescendo in modo competitivo in tutti i nostri business chiave; nell’upstream stiamo avviando nuovi progetti assicurandoci nel contempo nuove opportunità tramite il nostro know-how esplorativo e tecnologico al top dell’industria; e stiamo aprendoci nuove opportunità nell’ambito della transizione energetica. In parallelo, stiamo creando sempre maggiore valore in termini di gestione rischio rendimento attraverso il nostro dual exploration model e tramite la strategia satellitare, che ci consentono di ridurre il debito e condividere la creazione del valore con i nostri azionisti.”
Outlook 2025
Eni prevede per l’anno in corso un aumento di 12 miliardi del flusso di cassa operativo atteso nell’anno (rettificato prima dei movimenti del capitale circolante) rispetto alla precedente stima di 11,5 miliardi allo scenario aggiornato. Ciò rappresenta un miglioramento gestionale di euro 1,3 miliardi rispetto alla guidance originaria del piano. La produzione attesa di petrolio e gas è incrementata in un intervallo di 1,71-1,72 milioni di barili al giorno, con un livello previsto di circa 1,8 milioni di barili al giorno nel quarto trimestre. La proiezione ad anno intero dell'ebit proforma adjusted è incrementata a oltre un miliardo di euro grazie alle ottimizzazioni di portafoglio. Confermati gli investimenti lordi a un valore inferiore a euro 8,5 miliardi, in riduzione rispetto alla previsione iniziale di un importo inferiore ai 9 miliardi; i capex netti sono previsti inferiori a 5 miliardi rispetto alla previsione originaria di un intervallo 6,5-7 miliardi.
È stata deliberata infine la seconda tranche dell’erogazione in luogo del dividendo 2025: euro 0,26 per azione. Il consiglio d’amministrazione, presieduto da Giuseppe Zafarana, ha deliberato di distribuire agli azionisti la seconda delle quattro tranche dell’erogazione in luogo del dividendo 20251, a valere sulle riserve disponibili, di euro 0,26.
Descalzi incontra Erdoğan
L’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi ha incontrato il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan ad Ankara. All’incontro ha partecipato anche il ministro dell’energia e delle risorse naturali Alparslan Bayraktar. L’incontro è stato l’occasione per confrontarsi sulle attuali dinamiche dei mercati energetici globali e individuare potenziali iniziative di collaborazione con l’obiettivo di diversificare le fonti di approvvigionamento da differenti vettori e geografie.



