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Torna la Guerra fredda - Rosneft e Exxon trovano megagiacimento nell’Artico, ma gli americani lasciano per le sanzioni

where Mosca (Russia) when Mar, 30/09/2014 who michele

Le riserve sono stimate in 750 milioni di barili di petrolio e 338 miliardi di metri cubi di gas e potrebbero essere pari a quelle dell’Arabia Saudita, ma le sanzioni anti-Putin impediscono alle aziende russe di accedere a tecnologie straniere e alle compagnie occidentali di collaborare nell'Artico nelle esplorazioni

Il colosso russo Rosneft ha scoperto con ExxonMobil un giacimento petrolifero offshore in un campo nell'Artico, al centro  però della controversia legata alle sanzioni occidentali contro Mosca per la crisi ucraina e per la quale il colosso Usa è destinato (al momento) a farsi da parte.
Sotto al mare nella zona trivellata è stata stimata la disponibilità di 750 milioni di barili di petrolio e 338 miliardi di metri cubi di gas. Ma al momento della scoperta la Exxon ha riferito che si tratta solo di un risultato preliminare: per il petrolio e il metano potrebbe essere il primo assaggio di un equivalente dell’Arabia Saudita fra gli orsi polari. Il giacimento è stato battezzato in russo “Probeda” (Vittoria). Finora nel progetto la Exxon e la Rosneft hanno investito 700 milioni di dollari, destinati a tecnologie sofisticate per trivellare a temperature bassissime. I due gruppi progettavano di arrivare a 3 miliardi di investimenti, con un ritorno atteso in parecchie decine di miliardi. Igor Sechin, capo di Rosneft, ha detto che la sua compagnia progetta di investire 400 miliardi nell’Artico nei prossimi 15 anni.
Come è noto, Rosneft e il presidente russo Vladimir Putin sono tra gli obiettivi delle sanzioni di Stati Uniti e Unione europea che impediscono alle aziende russe di accedere a tecnologie straniere e alle compagnie occidentali di collaborare nell'Artico nelle esplorazioni.
 
 

immagini
Igor Sechin di Rosneft a colloquio con Vladimir Putin
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