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Trivelle. Marche, Abruzzo e alcuni sindaci novaresi contro i giacimenti

where Milano when Lun, 04/09/2017 who roberto

La Regione Marche impugna il decreto per la ricerca di idrocarburi

La Giunta regionale delle Marche ha deliberato di impugnare il decreto del ministero dello Sviluppo economico sul rilascio e l'esercizio dei titoli minerari su prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale.

“Non siamo per i no senza se e senza ma - ha spiegato l'assessore all'Ambiente Angelo Sciapichetti - tuttavia, quando la legge lo prevede, e questo dice la Corte costituzionale, vogliamo essere coinvolti nelle scelte ed essere messi in grado di esprimerci, dopo gli opportuni approfondimenti”.

"Le ultime sentenze della Corte Costituzionale riaprono la partita e la lotta contro trivella selvaggia, che il governo considerava chiusa: ora abbiamo l'opportunità di far valere le nostre ragioni", ha affermato Mario Mazzocca, sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo, con delega all'Ambiente. Con le sentenze della Corte, osserva Mazzocca, "si riapre una partita che l'esecutivo considerava chiusa, con un provvedimento che toglieva alle Regioni ogni possibilità di intervento sulle politiche energetiche”.

Sette comuni piemontesi ricorreranno al Tar per chiedere l'annullamento del decreto di compatibilità ambientale con cui il 1° giugno il ministero dell'Ambiente dava il via libera alle trivellazioni dell'Eni. Lo fa per "difendere il futuro dei nostri figli", sostiene Giuseppe Maio, sindaco di Carpignano. Con Carpignano presenteranno ricorso, ognuno singolarmente, anche Fara, Sizzano, Sillavengo, Lozzolo, Arborio e Lenta, gli ultimi tre della provincia di Vercelli.
 

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