Per tutti gli isotopi! Via libera al disegno di legge delega sul nucleare
I decreti legislativi attuativi dovranno essere adottati entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge. La norma prevede, tra l’altro, l’istituzione di un’autorità indipendente per la sicurezza nucleare, il potenziamento della ricerca scientifica e la formazione.
Parte ufficialmente il nuovo corso
nucleare del Governo, che avrà un anno per portarlo a termine. Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via definitiva, lo schema di disegno di legge recante la delega al Governo in materia di energia nucleare, definito “sostenibile”.
Che cosa prevede
Più in particolare, il disegno di legge conferisce al Governo una delega per disciplinare in modo organico l’introduzione del nucleare sostenibile, nel quadro delle politiche europee di decarbonizzazione al 2050 e degli obiettivi di sicurezza energetica. La delega prevede, tra l’altro, l’elaborazione di un programma nazionale per il nucleare sostenibile, l’istituzione di un’autorità indipendente per la sicurezza nucleare (oggi c’è l’Ispettorato per la sicurezza nucleare, l’Isin), il potenziamento della ricerca scientifica e industriale, la formazione di nuove competenze e lo svolgimento di campagne di informazione e sensibilizzazione. I decreti legislativi attuativi dovranno essere adottati entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge.
Risorse, principi e obiettivi
Il ddl sul nucleare, dopo il via libera in consiglio dei ministri, passerà in Parlamento: esso prevede una spesa di 20 milioni l'anno per ciascuna delle annualità 2027, 2028, 2029 "per l'attuazione degli investimenti previsti dalla presente delega a valere sulle risorse assegnate al ministero dell'ambiente", ai sensi della legge di Bilancio 2025. Il ddl prevede inoltre in previsione di una opportuna campagna di informazione ai cittadini sull'energia nucleare una spesa autorizzata di 1,5 milioni di euro per l'anno 2025 e di 6 milioni di euro per l'anno 2026.
Quanto poi all'istituzione di un'autorità indipendente per la sicurezza è previsto uno stanziamento a copertura di 60 milioni nel trienno 2027-2029 per gli investimenti. Il Parlamento fisserà i principi e gli obiettivi ma il Governo, "è delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi recanti la disciplina per la produzione di energia da fonte nucleare sostenibile sul territorio nazionale, anche ai fini della produzione di idrogeno, la disattivazione e lo smantellamento degli impianti esistenti, la gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito, la ricerca, lo sviluppo e l'utilizzo dell'energia da fusione, nonché la riorganizzazione delle competenze e delle funzioni in materia, anche mediante riordino e modificazioni della normativa vigente". Un riordino "della disciplina della sicurezza, della vigilanza e del controllo - si legge - attraverso "il riordino o la soppressione degli organi e degli enti titolari di competenza in materia anche al fine di valutare l'istituzione di un'Autorità amministrativa indipendente per la sicurezza nucleare".
Il via libera delle Regioni
Il provvedimento – già esaminato a febbraio e sul quale è stato acquisito il parere favorevole della Conferenza unificata – segna un punto di svolta per il futuro energetico del Paese. Le Regioni e le Province autonome hanno espresso parere favorevole a maggioranza, condizionato all’intesa sui decreti legislativi attuativi, mentre l’Anci ha ottenuto che i Comuni siano coinvolti nelle consultazioni qualora si proceda all’individuazione ex ante di aree aventi le caratteristiche per ospitare gli impianti, con la valutazione di adeguate misure di compensazione per i territori interessati.
Il commento
“Con questo provvedimento – ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto – l’Italia si dota di uno strumento fondamentale per guardare al futuro con realismo e ambizione. Vogliamo essere protagonisti delle nuove tecnologie, dagli smr e amr fino alla fusione, nel quadro della neutralità tecnologica e della transizione energetica europea. Il nucleare sostenibile è una scelta di innovazione, sicurezza e responsabilità verso i cittadini, imprese e verso l’ambiente.” "Bisogna spiegare che cos'è il nuovo nucleare – ha concluso - che non è la bomba atomica, e bisogna spiegare che cosa fare per dare al paese sicurezza e una struttura di controllo e di cosa dare alle future generazioni vista l'esplosione prevista della domanda di energia".



