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Tutti pazzi per il petrolio. Corrono in settembre i consumi di benzina e gasolio

where Roma when Lun, 27/10/2025 who roberto

Trasporto stradale e aereo sostengono la domanda italiana: vola la benzina (+8,6%), bene il gasolio (+3,4%), tiene il jet fuel (+1,9%) andamento positivo anche per lubrificanti (+0,8%%) e bitumi (+11%). Si rafforza la discesa dei prezzi dei carburanti. Dal 2021 nel mese di settembre i prezzi di benzina e gasolio non erano così bassi. I dati Unem.

In settembre le vendite al mercatobenzina-pxhere.jpg di prodotti petroliferi sono cresciute dello 0,4% (+17mila tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2024. Dinamiche influenzate in parte da un giorno lavorativo in più e dal clima mite e soleggiato che ha spinto i carburanti per la mobilità, cresciuti complessivamente del 4,4%. Lo segnala Unem nel suo consueto aggiornamento.
In particolare, la benzina venduta sulla rete torna in forte crescita (+8,7%, +63mila tonnellate), così come il gasolio motori (+3,4%, +66mila tonnellate). Nuovo incremento per il jet fuel (+1,9%) che raggiunge un livello record per il mese di settembre. Cresce anche il gpl autotrazione (+4,6%, +6mila tonnellate), ma ancora di più il canale combustione (+13,2%, +14mila tonnellate). Quarto mese positivo consecutivo per i lubrificanti (+0,8%) trainati sempre dal canale autotrazione (+7,3%) che ha più che controbilanciato la frenata di quello industria (-5,6%). Avanzano anche i bitumi (+11%), favoriti da un meteo molto benevolo che ha aiutato i lavori stradali.
In controtendenza il bunker marina (-19,4%, -50mila tonnellate), che continua a riflettere il progressivo spostamento dei volumi da olio combustibile (-42,1%) a gasolio (+46,2%), effetto dell’applicazione dal 1° maggio scorso delle norme ambientali derivanti dal passaggio del Mar Mediterraneo ad un’area Seca. Per quanto riguarda i consumi petroliferi totali, che comprendono anche le attività industriali, in settembre va rilevato un progresso dello 0,3% (+13mila tonnellate), nonostante la flessione della petrolchimica netta (-54%, -119mila tonnellate) che è stata in larga parte compensata dalle esportazioni di virgin naphta da parte delle raffinerie italiane.
 
Prezzi
Quanto alla dinamica dei prezzi al consumo, in calo dalla metà di settembre, la benzina in media a settembre è stata pari a 1,707 euro/litro (-6 centesimi rispetto al settembre 2024), mentre il gasolio a 1,632 (-2 centesimi). Dal 2021 nel mese di settembre i prezzi di benzina e gasolio non erano così bassi. Sul prezzo industriale (cioè al netto delle tasse), la benzina e il gasolio si confermano inferiori di 2,5 centesimi euro il litro rispetto alla media dell’area euro.
 
Nove mesi
Relativamente ai primi nove mesi del 2025, le vendite al mercato sono state pari a 38,2 milioni di tonnellate, con un calo del 2,4% (-957mila tonnellate) rispetto al 2024. In particolare, si rafforzano i consumi totali di benzina, che hanno sfiorato i 7 milioni di tonnellate (+3,9%, +250mila tonnellate), e quelli del jet fuel, vicini a 3,9 milioni di tonnellate (+2,4%, +90mila tonnellate), a fronte di un calo del gasolio totale (-1,5%, -273mila tonnellate), praticamente interamente dovuto al solo gasolio motori.
Sostanzialmente stabili i lubrificanti (+0,4%) e il gpl (+1,3%), il cui canale autotrazione è diminuito dell’1,7%. I bitumi scendono del 2%. Quanto ai consumi petroliferi totali, pari nei primi nove mesi a circa 42,3 milioni di tonnellate, la flessione è stata del 2,7% (circa -1,2 milioni di tonnellate) rispetto allo stesso periodo 2024, dovuto al forte calo della petrolchimica netta che da sola pesa per il 48%, seguita dal parimenti rilevante calo dei bunkeraggi, che complessivamente perdono 350mila tonnellate. Positive invece le attività di raffinazione (+0,7%, 19mila tonnellate).

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