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La Ue rilancia da Roma l'unione energetica

where Roma when Lun, 22/12/2014 who redazione

Set-Plan Conference, l’energia è un tema centrale nel processo di unificazione dei mercati europei

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L'energia, ma rinnovabile, è la base di un nuovo percorso di unificazione europea, con la nomina di un commissario ad hoc per l'unione energetica europea, lo slovacco Maros Sefcovic, vicepresidente della commissione Ue, e con le due DG Energia e Azione sul Clima affidate allo stesso commissario, lo spagnolo Miguel Arias Canete.

Dal carbone alle rinnovabili, dall'acciaio all'efficienza energetica. Momenti di partenza e storie diverse, ma stessa finalità, trovare cioè un filo conduttore, una strategia politica prima ancora che economica, per rispondere alle esigenze primarie dei cittadini europei, vecchi e nuovi.

A Roma, in occasione della SET-Plan Conference organizzata dall'Enea nell'ambito del semestre di presidenza italiano dell'Unione, si è tratteggiata la road map del sistema energetico europeo con visione al 2020, che porterà all'Action Plan definitivo dell'Ue in materia di Energia. Sulle finalità tutti i 650 stakeholders europei presenti sono stati d'accordo: mettere al centro il cittadino, ottimizzare le risorse, garantire la sicurezza degli approviggionamenti. Sulla visione comune di un'Energia, pulita e finalmente europea, pure. Sull'importanza della sussidiarietà in materia energetica tra paesi membri anche.

“C'è la consapevolezza della necessità di una maggiore integrazione - afferma il professor Riccardo Basosi, rappresentante italiano permanente per la configurazione Energia del programma europeo Horizon 2020 e per il SET-Plan - e del fatto che, alla luce per esempio delle situazioni in Libia o in Ucraina, ed in generale rispetto al tema delicato delle infrastrutture legate al fossile, la scelta energetica di garanzia di approviggionamento per l'Europa non può che essere legata alle rinnovabili”.

Si tratta adesso, sul piano degli investimenti, di “mettere a sistema il SET-Plan, Horizon 2020 e i fondi di coesione, con le regioni più evolute chiamate a mettere in budget il 20% dei fondi verso l'efficienza energetica, il 12% invece per quelle obiettivo convergenza”. Una partita fondamentale anche in termini di crescita e ricadute sui territori. Tra fondi coesione e interventi del governo “parliamo infatti di 8 miliardi di euro per l'innovazione in materia di Energia”.
 

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Maros Sefcovic, vicepresidente della commissione Ue