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Ultimi botti. Nel Milleproroghe c’è anche il commissariamento del Gse

where Roma when Lun, 30/12/2019 who roberto

Tutto nasce dal conflitto tra presidente e amministratore delegato in seno alla società controllata dal ministero dell’Economia. Approvato salvo intese

Nel Milleproroghe approvato in Consigliorobertomonetafrancescovetro.jpg dei ministri, è arrivato anche il commissariamento del Gse che ha tra i suoi compiti principali quello di gestire i 14 miliardi di incentivi alle rinnovabili. Anche se approvato “salvo intese”, il decreto Milleproroghe, all’articolo 44 dispone che “entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri è nominato, su proposta del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell’economia e delle finanze, un commissario per la società GSE, il quale dura in carica fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2020”.
 
Tutto nasce dal braccio di ferro dei mesi scorsi tra il presidente Francesco Vetrò e l’amministratore delegato Roberto Moneta (nella foto). A settembre Vetrò aveva convocato un consiglio di amministrazione della società con all’ordine del giorno la revoca delle deleghe a Moneta, “culmine” di una guerra sotto traccia all’interno della società scoppiata dopo il caso della nomina giudicata illegittima della Corte dei conti di alcuni dirigenti messi al vertice della macchina del Gse.
 
“Al Commissario – sottolinea ancora la norma – spettano tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione della società. Per lo svolgimento della sua attività è corrisposto un compenso annuo onnicomprensivo pari a quello previsto per la carica di amministratore delegato della fascia di appartenenza come disciplinato per le società controllate dal Ministero dell’economia e delle finanze ai sensi del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 24 dicembre 2013, n.166”.
 
Le reazioni
 - "Ritengo gravissimo che il commissariamento del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), società controllata dallo Stato, avvenga per decreto, creando un precedente pericoloso. L'aspetto più assurdo ed inaccettabile è dato dal fatto che la norma che sentenzia con arroganza la fine anticipata di un Consiglio di Amministrazione sia inserita nel proroga termini. Evidentemente, a questo governo, fa gola mettere le mani sulla società che opera nel settore energetico, che promuove le fonti rinnovabili e l'efficienza energetica e che guida un gruppo capace di fatturare 30 miliardi all'anno, di cui 15 solo nella gestione degli incentivi. È questo il tanto sbandierato "green new deal" del governo giallorosso? ". Così il senatore della Lega Paolo Arrigoni, componente della commissione Ambiente a Palazzo Madama e coordinatore Energia del partito.

“Il commissariamento è il segno di criticità non risolte ed è un atto di discontinuità aziendale". Lo afferma Andrea Peruzy, presidente e a.d. di Acquirente Unico, sulla norma che dispone il commissariamento. "È opportuno che il Gse venga rimesso in corsa – continua in una nota - per il suo ruolo centrale nella transizione energetica e che vengano tutelate le professionalità. Il commissariamento non riguarda le società controllate che svolgono il loro ruolo in continuità aziendale, perseguendo gli obiettivi statutari. Sarà opportuno superare al più presto la configurazione giuridica di gruppo, dato che le società che lo compongono svolgono ruoli sostanzialmente diversi tra loro”, conclude.

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