Vaca muerta! Eni e Ypf firmano l’accordo per importare gnl dall’Argentina
L’accordo prevede un investimento della fase del progetto che comprende le installazioni di produzione, di trattamento, di trasporto e di liquefazione di 12 milioni di tonnellate di metano liquido all’anno. Già ora il colossale giacimento esporta il gas argentino in Brasile tramite una lunghissima interconnessione di gasdotti che unisce la Patagonia allo stato di San Paolo passando attraverso la Bolivia.
Anche l’Eni entra nel colossale giacimento gas argentino di Vaca Muerta, la nuova mecca degli idrocarburi su cui un intero Paese punta per salvare Buenos Aires da anni sull’orlo del tracollo finanziario. L’Eni ha firmato con Ypf, la principale società energetica del Paese, un accordo relativo al progetto Argentina Lng nell’ambito dell’incontro della scorsa settimana tra il presidente della repubblica argentina, Javier Milei, e la presidente italiana del consiglio, Giorgia Meloni.
L’accordo definisce le attività necessarie a traguardare la decisione finale di investimento della fase del progetto che comprende le installazioni di produzione, di trattamento, di trasporto e di liquefazione del gas attraverso unità galleggianti, per una capacità totale di 12 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto all’anno.
Il progetto
Argentina Lng è un progetto di sviluppo gas integrato, upstream e midstream, su larga scala, progettato per sviluppare le risorse del giacimento onshore di Vaca Muerta e servire i mercati internazionali, esportando in varie fasi indipendenti fino a 30 milioni di tonnellate anno di metano liquido entro il 2030. La scelta di Eni come partner strategico in Argentina Lng nasce dal know-how specifico e distintivo sviluppato nei progetti Flng in Congo e Mozambico e sua leadership mondiale nella realizzazione di progetti con questa tecnologia, nonché sulle consolidate capacità esecutive e il riconosciuto time-to-market dell’azienda.
Il gas in Brasile
Il primo grande risultato ottenuto grazie a Vaca Muerta è l’export del gas argentino in Brasile avvenuto a partire da aprile grazie una lunghissima interconnessione di gasdotti realizzata di recente da 1,5 miliardi e che unisce la Patagonia allo stato di San Paolo passando attraverso la Bolivia. A completare l'esportazione da parte argentina è stata la francese Total Energies - uno dei principali operatori del mercato del gas naturale nel Paese con presenza anche in Bolivia e Brasile - mentre da parte brasiliana l'importatore è la società Grupo Matrix Energia. Il governo ha autorizzato 15 contratti di esportazione del gas argentino in Brasile per un massimo di 18,5 milioni di metri cubi al giorno a seconda del fabbisogno del mercato locale.
Anche Shell ha già siglato un accordo per lo sviluppo della produzione di gas naturale liquefatto con una capacità di liquefazione di 10 milioni di tonnellate all'anno.