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Verso il referendum. L’inchiesta in Basilicata. La posizione Eni

where Potenza when Lun, 11/04/2016 who michele

Esclusa (per ora) l’ipotesi di reato di disastro ambientale. La reiniezione delle acque di strato

"In relazione all' attività petrolifera svolta da Eni ad oggi non è iscritta l'ipotesi di disastro ambientale": lo ha precisato il procuratore della Repubblica di Potenza, Luigi Gay, definendo "doverosa" la puntualizzazione. Il riferimento è al filone dell'inchiesta riferita allo smaltimento dei rifiuti prodotti nel centro oli di Viggiano (Potenza) dell' Eni. eniviggianocentrooli.jpg
La posizione dell’Eni - “Le acque di reiniezione non sono acque pericolose, né da un punto di vista della normativa sui rifiuti, né da un punto di vista sostanziale” e “nell'intento di avere la reale fotografia della situazione ambientale e sanitaria connessa alle attività del Centro Oli”. Così Eni in una nota, spiegando che alla Procura della Repubblica di Potenza “sono state depositate le chiavi di accesso ad un portale internet sul quale venivano inviati in tempo reale risultati delle indagini svolte”. Questi comprendono “monitoraggio e analisi della qualità delle acque per 75 giorni continuativi, 24 ore su 24; monitoraggio e analisi dei livelli emissivi del Centro Olio per 30 giorni continuativi; monitoraggio e analisi della qualità dell'aria registrata dalla centraline nelle aree esterne al Centro Olio per 28 giorni continuativi, in periodo invernale ed estivo”. Tale monitoraggio prevede l'utilizzo di centraline indipendenti rispetto a quelle già esistenti dell'Arpab e “in nessuna delle perizie sopra indicate è stato coinvolto il personale Eni proprio per assicurarne l'indipendenza e l'autonomia. Le conclusioni dell'analisi su quello che è il campione più esposto a eventuali impatti sanitari sono del tutto rassicuranti”.
L’Eni per questi motivi ha deciso di chiedere al più presto al Tribunale del Riesame una rivalutazione del provvedimento di sequestro. Inoltre, al fine di fare chiarezza su aspetti tecnici su cui appaiono sussistere valutazioni difformi e controverse, Eni intende chiedere l'accertamento in campo e in contraddittorio, mediante un incidente probatorio, della correttezza delle modalità di operatività dell'impianto e in particolare della mancanza di pericolosità delle acque reiniettate.

immagini
Impianto del Centro Oli dell'Eni di Viggiano (Potenza)
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