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Apre l’Aula Natura di Napoli, un’oasi verde tra i palazzi per 900 studenti

where Napoli when Gio, 02/12/2021 who roberto

Realizzata da WWF e P&G italia, mette 160 mq di verde a disposizione dei 900 alunni dell’I.C. “Michelangelo - Augusto”, che potranno così crescere con la natura imparando a rispettarla

È stata inaugurata, alla Scuola Secondaria01aulanaturanapolipgwwf.jpeg Michelangelo Augusto, la prima Aula Natura di Napoli, nata dalla collaborazione tra WWF Italia e Procter & Gamble che, nell’ambito del suo programma di cittadinanza d’impresa “P&G per l’Italia”, sta realizzando progetti di sostenibilità ambientale e sociale in tutto il Paese.  
 
L’area coinvolta
Si tratta di un’area verde di 160 metri quadri, incuneata tra i palazzi di Bagnoli - il quartiere di Napoli che a inizio Novecento fu scelto come sede dello stabilimento ILVA -, in cui i 900 studenti dell’Istituto Comprensivo Statale “Michelangelo – Augusto” potranno conoscere la natura ed imparare a rispettarla. Con un laghetto, un piccolo orto didattico, un’area a macchia mediterranea e un gazebo, l’Aula Natura di Napoli sarà infatti uno strumento importante per la didattica all’esterno degli alunni e ospiterà diverse attività, organizzate anche con la collaborazione con la vicina Riserva Naturale Oasi WWF Cratere degli Astroni. Dall’inizio dell’anno scolastico 2021/22, grazie al supporto di Procter & Gamble, sono oltre 2.000 i metri quadri di spazi verdi realizzati e messi a disposizione di oltre 5.000 alunni delle scuole Primarie e degli Istituti Comprensivi delle città di Udine, Venezia, Codogno (LO), Novara, Genova, La Spezia, Città Sant’Angelo (PE), Roma, Napoli, Taranto e Catania. E a queste città se ne aggiungeranno presto tante altre (la prossima a Torino a dicembre): WWF e P&G prevedono infatti l’apertura di almeno 50 Aule Natura in tutta Italia entro il 2024. Nuove scuole interessate al progetto potranno candidarsi grazie al bando che permetterà di selezionarne altre 20 da realizzare nell’anno scolastico 2021-22. “Credo in questo progetto, perché riesce ad offrire il contatto con la natura ai più giovani, riqualificando i giardini delle scuole e proponendo il loro utilizzo educativo per mettere le basi di una vera transizione ecologica e culturale. Questa è un’azione prioritaria per il WWF, come anche dimostrare alle istituzioni comunali e provinciali che si può operare in questo senso - ha detto Gaetano Benedetto, Presidente Centro Studi WWF Italia. -  Essere oggi in un luogo emblematico come Bagnoli per l’inaugurazione della prima Aula Natura in Campania riveste un significato profondo”.  
 
Aule Natura
L’iniziativa è stato lanciata dal WWF nel settembre 2020, dopo il primo lockdown: il tradizionale giardino naturale, l’oasi a scuola, diventa una vera e propria aula. È uno spazio circoscritto (il gruppo classe è separato dal passaggio e non si incrocia con altri gruppi) e fatto di natura: le sue pareti sono siepi, bordure fiorite, cassoni per gli ortaggi. Prevede una superficie di area verde di minimo 80mq che permette il distanziamento ottimale, anche in funzione anti COVID-19 (3,5 mq per alunno), tra i bambini di un gruppo classe di circa 23 alunni. Riproduce differenti microhabitat (stagno, siepi, giardino) in cui osservare direttamente non solo le diverse forme di viventi, ma anche la relazione che li collega tra loro e a noi. Per la scelta delle Aule Natura il WWF ha seguito anche criteri legati ad aree particolarmente bisognose di recuperare spazi di vivibilità, in zone degradate o periferiche. Le Aule Natura hanno avuto anche il patrocinio dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP). 
Come candidarsi per avere un’Aula Natura nella propria scuola 
Le scuole primarie, gli istituti comprensivi e le Scuole in Ospedale che si vogliono candidare al progetto Aule Natura trovano il bando al link dedicato al progetto: https://www.wwf.it/cosa-facciamo/progetti/aule-natura/. Saranno privilegiate nella scelta le scuole che hanno al centro della propria programmazione l’educazione ambientale e che sono in condizioni ambientali e sociali di difficoltà. Il progetto prevede poi un criterio di distribuzione geografica in modo da coprire il maggior numero di regioni. 

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