Bonus auto elettriche, bruciati 600 milioni in 24 ore
Grande successo per il “click day”: generati quasi 56mila voucher per gli acquisti di eco-mezzi. Ma i consumatori attaccano: le misure spot non hanno più senso, servono continuità normativa e accesso per tutta la popolazione.
I fondi da circa 595 milioni
di euro riservati agli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici nel 2025 si sono esauriti in poco più di 24 ore. Nel dettaglio, sono stati generati 55.680 voucher da parte di persone fisiche e micro-imprese, secondo i dati diffusi da Sogei per conto del ministero dell’Ambiente. Il provvedimento, inserito nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e finalizzato al rinnovo del parco auto circolante, prevedeva la rottamazione di un veicolo termico fino alla classe Euro 5 e l’acquisto di un’auto a emissioni zero. Ed è andato bruciato.
L’agevolazione arrivava fino a 11mila euro per i cittadini con Isee inferiore a 40mila e fino a 20mila per le micro-imprese.
“Tutte le risorse risultano al momento prenotate”, ha confermato il ministero in una nota, precisando che “eventuali fondi che torneranno nuovamente disponibili saranno nell’immediato riattivati sulla piattaforma”.
Il fondo potrebbe riaprire
Il dato segnala da un lato un forte interesse verso la mobilità elettrica, dall’altro criticità operative: secondo l’associazione dei consumatori Codacons, il meccanismo rischia “di tagliare fuori una larga fetta di popolazione” a causa dei vincoli territoriali e reddituali.
Analisti e operatori del settore sottolineano inoltre che il modello adottato – la corsa al “click day” – mostra i limiti di una politica a spot. “Servono misure chiare e non discontinue; gli incentivi sono utili solo se inseriti in una strategia di medio-lungo periodo”, chiedono le case automobilistiche.
In questo senso, il rapido esaurimento delle risorse potrebbe indicare non solo un successo immediato, ma anche l’urgenza di un piano più stabile per accompagnare la transizione ecologica.
Resta da monitorare quando e se vi sarà una riapertura del fondo, dovuta soprattutto alle domande non convertite entro trenta giorni, termine entro il quale il voucher deve essere abbinato all’acquisto. È prevista anche una norma anti “furbi”: chi accede agli incentivi deve risultare primo intestatario della vettura da rottamare da almeno sei mesi.
Pichetto: “Gli italiani devono poter scegliere”
Intanto il ministero aveva aggiornato le aree urbane funzionali proprio per assicurare equità e continuità nell’accesso ai bonus. La platea per richiedere l’incentivo è stata allargata grazie a 368 nuovi comuni compresi nell’aggiornamento Fua (Funzionale area urbana), così come individuati dall’Istat.
Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, ha di recente ribadito quanto sia necessario “arrivare a un mercato dove il potere d’acquisto dei cittadini italiani renda normale scegliere tra endotermico ed elettrico”. In proposito – scrive l’agenzia Ansa - si registra un’iniziativa a livello Ue con la proposta dei Socialisti europei di un “leasing sociale” per aumentare l’accesso all’auto elettrica, assicurando un ingresso equo tra i Paesi membri e dando al tempo stesso una spinta all’industria dell’auto.
Qui il portale dedicato all’incentivo: www.bonusveicolielettrici.mase.gov.it

