In breve. Due nuove Igp italiane, l’appello di Atlante all’e-Mob e molto altro
“Olive taggiasche liguri” e “Carne Salada del Trentino” entrano nel registro delle Indicazioni geografiche protette. La Toscana valorizza la “Fiorentina” e investe 3,5 milioni sulle zone rurali. Gli operatori dell’elettrico chiedono stabilità normativa.
Olive taggiasche e Carne salada diventano Igp
La Commissione europea
ha approvato l’aggiunta dei prodotti italiani “Olive taggiasche liguri” e “Carne Salada del Trentino” al registro delle Indicazioni geografiche protette (Igp). Le taggiasche liguri sono olive da tavola e pasta di olive ottenute da olive della varietà taggiasca, che deve il nome alla località di Taggia. La Carne salada del Trentino è un salume di carne bovina caratterizzato dalla magrezza, dal sapore maturo e dall’aroma speziato. La carne viene prodotta e confezionata in tutto il territorio amministrativo della Provincia di Trento. Le nuove denominazioni si aggiungono alle oltre 3.680 già presenti nella banca dati eAmbrosia.
Valorizzare la “Fiorentina”
Un accordo per rafforzare le doti di attrattività turistica della “Bistecca alla Fiorentina”. È stato siglato tra l’Accademia della Fiorentina, associazione nata per diffondere gli aspetti enogastronomici, culturali e storici del piatto tipico, e Vetrina Toscana, progetto della Regione e Unioncamere per lo sviluppo del turismo enogastronomico. L’intesa è stata annunciata all’vento organizzato dall’Accademia nella tenuta di Montecucco, CollemassariWine Relais, a Cinigiano (Grosseto). L’accordo valorizza la celebre bistecca non solo come eccellenza gastronomica - dal 2020 nell’elenco dei prodotti agroalimentari tipici italiani (Pat) - ma più in generale come portabandiera della Toscana. E si inserisce nel percorso verso il riconoscimento della Bistecca come Specialità tradizionale garantita (Stg), che il 4 giugno a Bruxelles ha visto presentare il prodotto all’Unione europea.
3,5 milioni per le zone rurali
Contribuire a promuovere l’occupazione, la crescita, la parità di genere, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali: è la finalità di un intervento promosso dalla Regione Toscana su proposta dell’assessorato all’Agricoltura. L’intervento servirà a realizzare progetti di cooperazione capaci di generare ricadute positive in termini economici, sociali e ambientali, a contrastare fenomeni di spopolamento e abbandono, a rafforzare gli scambi fra campagna e aree urbane. I fondi disponibili ammontano a 3,5 milioni di euro e provengono dal Piano strategico della Pac (Psp) e dal relativo Complemento di sviluppo rurale (Csr) della Regione: risorse per oltre l’80% comunitarie e statali e per il 17,4% regionali.
Stabilità per l’elettrico
“Gli operatori (della mobilità elettrica, ndr) cercano da tempo un confronto diretto con le istituzioni, anche tramite le associazioni di settore, ma il Pnrr, ad esempio, ha dimostrato che questo dialogo è poco strutturato e carente”. La richiesta è partita da Gabriele Tuccillo, ceo per l’Italia e la Svizzera di Atlante, azienda specializzata nella ricarica rapida e ultrarapida per veicoli elettrici, in occasione della nona Conferenza nazionale della mobilità elettrica (e-Mob) che si è tenuta a Milano. “Confidiamo”, ha aggiunto l’esperto, “in una proroga del Pnrr per completare le installazioni, oltre a una comunicazione efficace tra pubblico e privato. È urgente semplificare gli iter autorizzativi e intervenire sul prezzo dell’energia e sulle tariffe in media tensione. Ma è anche necessario ottimizzare gli incentivi alla domanda, evitando errori come quelli già visti, garantendo stabilità normativa”.

