In breve - In breve. Le gomme green e un annuncio sui motori endotermici
Il pneumatico rispettoso dell’ambiente
Con il nuovo Potenza Sport, la Bridgestone propone uno pneumatico ad alte prestazioni progettato con attenzione e rispetto per l’ambiente: il 55% delle sue componenti è di tipo sostenibile, cioè ricavato da riciclo o fonti rinnovabili. Si tratta di un risultato di rilievo per il costruttore che, al riguardo, ha ottenuto la certificazione dall’International Sustainability and carbon certification. Una gomma che, tra l’altro, risulta adatta anche per utilizzi con vetture elettriche, scrive l’Ansa.
Federauto: bene il ministro su revisione dello stop ai motori endotermici
«L’annuncio del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, di anticipare al 2025 la revisione dei tempi dello stop alla produzione dei motori endotermici appare tempestivo e opportuno alla luce delle notizie che quotidianamente arrivano, da ultimo la possibile chiusura di due impianti della Volkswagen in Germania e l’addio di Volvo al solo elettrico entro il 2030, relativamente alle misure che i produttori di auto di tutto il mondo stanno adottando per rispondere al mancato decollo – nostro malgrado ampiamente prevedibile – delle vendite di autoveicoli a trazione elettrica». Lo ha detto il presidente di Federauto, Massimo Artusi, commentando l’intervento del ministro Urso al workshop Teha di Cernobbio. «Il mercato ha fatto già ampiamente comprendere di non gradire autoveicoli che costano il doppio di quelli tradizionali, dando meno, anche di fronte a sostanziosi incentivi. Tutto ciò», ha continuato Artusi, «sta convincendo le case, che fino ad oggi hanno potuto utilizzare la “valvola di sfogo” dei concessionari, non solo italiani, ormai colmi di stock invenduto, a prendere amare decisioni per far fronte a quello che lo stesso ministro – insieme al presidente di Confindustria, Emanuele Orsini – ha definito, senza mezzi termini, il rischio di un “collasso” dell’industria automobilistica europea». «È evidente che anticipare di un anno la verifica prevista per il 2026 metterebbe le case costruttrici, e conseguentemente la filiera distributiva, in condizione di riprogrammare meglio gli investimenti per la transizione green, ma il vero nodo da sciogliere è nelle decisioni che scaturiranno da questa verifica anticipata, perché una riconferma degli standard sui tempi (stop all’endotermico nel 2035) e sulle alimentazioni (consentita solo la trazione elettrica) non farebbe che accentuare la crisi e far perdere un altro anno alle imprese», ha concluso Artusi.