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Cittadini per l’aria: enorme l’inquinamento generato dalle navi da crociera

where Milano when Gio, 07/09/2017 who roberto

La nuova classifica 2017 sulle prestazioni ambientali delle principali compagnie di navi da crociera: bene TUI e Hapag-Lloyd, male i colossi del settore

L'inquinamento causato dalle navi inquinamentonavi.pngda crociera è ancora enorme. NABU, l’associazione tedesca con cui Cittadini per l’Aria collabora nell’ambito del progetto “Facciamo respirare il Mediterraneo”, volto ad ottenere l’istituzione di un’area a basse emissioni navali nel Mediterraneo, pubblica la classifica delle navi da crociera 2017, che mostra quanto scarsi siano stati i progressi compiuti dalle compagnie nella riduzione dell'inquinamento atmosferico.
Tutti gli operatori utilizzano ancora olio combustibile pesante per alimentare le loro navi, un tipo di combustibile sporco e solforoso, che emette fumi tossici durante la combustione.
Le compagnie Hapag-Lloyd e TUI condividono la posizione più elevata in classifica, grazie all'installazione di catalizzatori per gli ossidi di azoto, piccolo ma importante passo verso navi meno inquinanti. Tuttavia, i leader del settore - Costa, MSC e Royal Caribbean - offrono ben poco per dimostrare di preoccuparsi per l'ambiente e la salute di persone che vivono nelle città di porto, lavorano o vanno in vacanza su queste navi.

Secondo il CEO di NABU, Leif Miller: "Nonostante si dichiari che sempre più navi da crociera sono più pulite ed ecologiche, l'attenzione del settore verso l'ambiente rimane scarsa. La mancanza di interventi da parte di Costa, MSC e Royal Caribbean per migliorare le prestazioni ambientali della loro attività mette a rischio i loro stessi clienti, i residenti delle città di porto e il clima. Siamo anche delusi dal greenwashing messo in atto da AIDA Cruises. Non sono riusciti mantenere la loro promessa di investire in filtri per il particolato per l’intera flotta".
“Purtroppo il disprezzo del settore crociere per la salute dei suoi clienti e dei cittadini portuali” sottolinea Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria “è evidenziato dal fatto che – come riferisce NABU - nessuna delle compagnie di crociera ha risposto al semplice questionario stilato e inviato loro per accertare i progressi ambientali in questo settore mentre CLIA, l'Associazione internazionale dell'industria crocieristica, ha risposto con un commento vago, affermando di aver preso in seria considerazione il problema. A riprova, purtroppo, di un atteggiamento di rifiuto del dialogo e scarsa trasparenza”
 
Cittadini per l’Aria, che ha da poco lanciato il concorso fotografico #UNMAREDIFUMO per contribuire a visualizzare il problema delle emissioni nel Mediterraneo e nelle città di porto italiane e che si concluderà il prossimo 30 settembre, è preoccupata per la scarsa ambizione ambientale di questo settore che ha fra i suoi principali componenti tante compagnie italiane.

Una nave da crociera di medie dimensioni brucia fino a 150 tonnellate di carburante al giorno, emettendo un numero di particelle paragonabile a un milione di automobili. Le emissioni dei motori diesel come quelli impiegati sulle navi da crociera sono classificate cancerogene dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Cittadini per l’Aria chiede un divieto generale di utilizzo di olio combustibile pesante, il passaggio a carburanti più puliti e norme che impongano l'installazione di filtri di particolato e catalizzatori SCR su tutte le navi.

Sulla scia del progetto portato avanti dalle due associazioni ambientaliste, il comune di Civitavecchia ha scritto al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni chiedendogli di attivarsi per l’istituzione di una zona ECA (Emissions Control Area) nel Mediterraneo e ha invitato tutti i sindaci delle città portuali italiane a fare altrettanto.

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