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Consumi green - Nel 2020 gli italiani hanno scelto il “second hand” anche per abbigliamento e accessori

where Milano when Gio, 25/02/2021 who roberto

Oltre 23,5 milioni (+18% rispetto al 2019) le ricerche su Subito nella categoria “Seconda mano”. Orologi, scarpe e borse i più desiderati, insieme ai brand iconici; vintage e unicità parole d’ordine della digital second hand

Subito, piattaforma per vendere e infograficasheverticaliabbigliamento.jpgcomprare con oltre 13 milioni di utenti unici mensili, ha registrato nel 2020 un boom di visite anche nella categoria Abbigliamento e Accessori (+18%), con un totale di oltre 23,5 milioni di ricerche, a riprova di come gli italiani siano sempre più propensi ad affidarsi al “second hand” anche in fatto di moda. Nel 2020 sono stati 75.000 gli utenti che ogni giorno hanno visitato la sezione della piattaforma, scorrendo tra i 2,3 milioni di annunci di vestiti e accessori presenti nella categoria nel corso dell’anno, in cerca di un nuovo capo originale oppure per vendere quello che non serviva più, all’insegna del decluttering del guardaroba.

Tra le parole più cercate nel 2020 spiccano gli accessori e alcuni marchi iconici. Nella top 10 delle ricerche e dei sogni di moda degli italiani si trovano così orologi (2°), scarpe (6°) e borse (7°), con Rolex, Omega e Seiko tra i brand preferiti al polso degli italiani, Gucci, Louis Vuitton, Fendi per accessori e vestiti e Stone Island per un mix di moda e streetwear, che si aggiudica l’ottavo posto.  

Chi fa compravendita di usato in Abbigliamento e Accessori è tecnologicamente evoluto e crede fortemente nel riuso dei vestiti. Ampie le categorie dei soggetti interessati: da una parte, le “giovani metropolitane” under 35 che, social alla mano per instagrammare i pezzi vintage, scelgono i vestiti di seconda mano per un outfit ricercato; dall’altra, le “smart chic”, over 50, attente a uno stile di vita green e amanti del vintage. Da segnalare che anche i brand di moda hanno iniziato a riconoscere il valore dell’usato, utilizzando tessuti e capi di seconda mano per la produzione di nuove collezioni upcycled.

Comprare e vendere usato infatti è dunque uno dei comportamenti sostenibili più attuali e diffusi, capace di produrre un impatto diretto e misurabile a livello ambientale. Con un ritmo più lento rispetto a quello veloce della moda, la second hand è un metodo di consumo alternativo e consapevole: permette infatti di evitare la produzione di capi nuovi e allunga la vita di quelli usati, risparmiando i costi ambientali di produzione e dismissione, calcolabili sia in termini di emissioni di CO2 sia di materie prime. Solo per l’abbigliamento, ad esempio, grazie alla compravendita su Subito, sono state risparmiate più di 10 tonnellate di CO2 in un anno. Piccoli e semplici gesti che possono fare la differenza, e che sono stati quantificati dall’Istituto Svedese di Ricerca Ambientale (IVL) per Subito usando il metodo LCA (Life-Cycle Assessment). Ad esempio, tra gli articoli più venduti, un paio di sneakers usate permettono un risparmio di 13,6kg di CO2 e una giacca o un giubbotto 13kg di CO2.  Un paio di jeans di seconda mano permette di evitare 33,4 KG di CO2, una polo o una t-shirt 2kg, e un abito 4kg. Numeri da tenere in considerazione al prossimo desiderio d’acquisto.

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