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Economia circolare: così si identificano le strategie che aiutano il clima

where Lecce when Mer, 05/11/2025 who roberto

Nuovo studio del Cmcc. La prima autrice Leticia Magalar avverte: “Senza strumenti di valutazione adeguati rischiamo di mettere in atto politiche ben intenzionate che producono risultati deludenti o, peggio, che compromettono involontariamente gli obiettivi climatici”.

Un team guidato dalla fondazioneeconomi-circolare-cmcc.jpg Cmcc (Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici) ha presentato un nuovo studio che fotografa le lacune nei modelli di valutazione climatica quando si tratta di politiche di economia circolare. In dettaglio, l’analisi rileva che circa il 70% degli studi assume automaticamente l’efficacia delle misure circolari, invece di analizzare in modo rigoroso come le singole misure si comportino nella pratica; solo il 19% valuta interventi quali riparazione, riutilizzo ed estensione della vita utile dei prodotti; mentre la riduzione dei materiali è considerata nel 50% dei casi e il riciclo nel 28%.
Lo studio, pubblicato su “Resources, conservation and recycling”, propone un quadro metodologico inedito che integra le strategie circolari - “usare meno risorse e usarle meglio” - nei modelli di valutazione integrata (Iams; sono quindici quelli considerati nella ricerca) che supportano le politiche di mitigazione climatica.
 
Serve interazione tra le misure
La novità del lavoro risiede nel mettere al centro l’interazione sistemica delle misure circolari: non solo riciclo, ma anche infrastrutture di raccolta, capacità industriale, design dei prodotti, contesti culturali e livello di reddito. Lo studio mostra che nessuno dei modelli Iam esaminati considera con sufficiente completezza queste dimensioni.
In pratica, la ricerca segnala che un’azione di economia circolare - per esempio favorire apparecchi ricondizionati - può persino generare benefici climatici inferiori o addirittura controproducenti se non valutata in un sistema complesso: il riciclo può richiedere energia elevata, prolungare l’uso di prodotti meno efficienti, può aumentare l’impatto, e il risparmio generato potrebbe essere speso in attività ad alta intensità di carbonio.
 
Una guida per la politica
Secondo la prima autrice, la ricercatrice Leticia Magalar del Cmcc, “Senza strumenti di valutazione adeguati rischiamo di mettere in atto politiche ben intenzionate che producono risultati deludenti. O, peggio, che finiscono per compromettere involontariamente i nostri obiettivi climatici”.
L’obiettivo del quadro proposto è dunque fornire una guida agli sviluppatori di modelli e ai decisori politici affinché le politiche circolari siano integrate nei modelli Iam con rigore, e che gli investimenti nell’economia circolare siano coerenti con gli obiettivi climatici.
Aggiunge Magalar: “I decisori politici possono ora comprendere meglio come le strategie di economia circolare siano attualmente trattate nei modelli climatici e quali lacune occorra colmare per sostenere una pianificazione della mitigazione più intelligente ed efficace”.
In un contesto in cui la transizione energetica e la decarbonizzazione richiedono strumenti affidabili, questo studio rappresenta un passo verso modelli più completi e utili per orientare le politiche ambientali. Lo studio è stato guidato dal Cmcc, che ha riunito competenze in scienza delle politiche, modellizzazione integrata e pianificazione energetica. La ricerca è inoltre frutto di una collaborazione con l’Università federale di Rio de Janeiro.
 
Leggi lo studio “Unlocking circular economy policies in integrated assessment models. Resources, Conservation and Recycling”: https://doi.org/10.1016/j.resconrec....

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