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Indagine. Gli italiani tornano a spostarsi con la sharing mobility dopo il lockdown

where Roma when Gio, 18/06/2020 who roberto

Recupero di bikesharing e monopattini, ma anche del carsharing dopo il lockdown. Maggiore la ripresa a Palermo e Milano. Un’analisi compiuta dall’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility

Le misure di confinamento car-sharing.jpge distanziamento sociale hanno avuto ricadute rilevanti ed immediate sull’uso di tutti i servizi di mobilità condivisa. A fronte di un tasso di mobilità (percentuale degli italiani mobili) che durante il lockdown è sceso dall’85% del 2019 al 32%, anche i servizi di sharing mobility hanno avuto un calo vistoso della domanda: in media dell’80%, ma oggi per alcune modalità siamo già tornati quasi ai livelli pre Covid-19. È quanto emerge da un’indagine presentata in occasione della quarta edizione della Conferenza nazionale sulla sharing mobility, organizzata dall’Osservatorio Sharing mobility in partnership con Deloitte, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), Uber, Key Energy di Italian Exhibition Group.
 
Ma cosa è successo con la fine del lockdown? Un’analisi compiuta dall’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility su Roma, Milano, Torino, Bologna, Cagliari e Palermo, che mette a confronto i valori del mese di maggio con quelli osservati a febbraio 2020, dimostra che bikesharing e monopattini in sarin hanno recuperato nell’arco di sole 4 settimane rispettivamente 60 e 70 punti percentuali. Recupera anche il carsharing, ma in termini minori (in media 30 punti percentuali in più a maggio). Tra le città che hanno recuperato più velocemente, spicca Palermo e, al secondo posto, Milano. La sharing mobility sta fungendo quindi da utile alleato del trasporto pubblico in una fase difficile. Infatti, a causa del distanziamento sociale, bus, tram e metro viaggiano a capacità ridotta e cresce quindi il ventaglio delle soluzioni alternative e sostenibili: pedonalità, bicicletta, scooter sharing, bike sharing, car sharing, monopattini, etc. Una piccola rivoluzione silenziosa nelle città italiane
 
L’indagine, realizzata dall’Osservatorio Sharing Mobility, ha coinvolto 12.688 cittadini di Roma, Milano, Torino, Bologna, Cagliari e Palermo, città dove sono presenti servizi di sharing mobility. Ben il 71% dei rispondenti dichiara di aver iniziato a lavorare in smart working o di aver attivato soluzioni di didattica a distanza con ripercussioni nella mobilità nel suo complesso, che proseguiranno anche nel periodo post emergenza. Già durante il lockdown (mese di aprile) il 61% degli intervistati che utilizzavano abitualmente il car sharing prima dell’emergenza Covid, aveva dichiarato che era pronto a riutilizzarlo nella Fase 2.
Percentuali ancora più alte per lo scootersharing (66%) ed il bikesharing (69%). Al momento di esprimere su una scala di valori da 1 a 5 la sicurezza percepita delle diverse modalità di trasporto, il campione intervistato durante il lockdown, premiava i mezzi in sharing, con un punteggio migliore quando non prevedono un abitacolo (3,3 il bikesharing e 2,6 il carsharing), e all’ultimo posto il trasporto pubblico (1,8). 

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