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​In Italia è sempre più canapa-mania: aumentati i terreni coltivati del 200%

where Roma when Ven, 27/01/2017 who redazione

Lo dice uno studio della Coldiretti reso noto in occasione della recente entrata in vigore della legge numero 242

canapa.jpgDai tessuti alla pasta, dalla birra ai cosmetici, dalla carta ai saponi, dai biscotti al pane; insieme a detersivi, vernici e mattoni per la bioedilizia: sono tutti prodotti ottenuti in Italia a partire dalla canapa. Una moda, la “canapamania”, che negli ultimi tre anni ha visto un aumento del 200% dei terreni coltivati. Lo dice uno studio della Coldiretti reso noto in occasione della recente entrata in vigore della legge numero 242 del 2 dicembre 2016, “Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”, volta a superare le diffidenze del passato e sostenere il boom in atto in Italia.

La ricerca della naturalità nell'abbigliamento e nell'alimentazione e, in generale, l'affermarsi di stili di vita più ecologici - sottolinea la Coldiretti - ha favorito la diffusione della canapa, che è particolarmente versatile negli impieghi e presenta un basso impatto ambientale dal punto di vista delle coltura, oltre a contribuire alla riduzione del consumo dei suoli e della desertificazione e della perdita di biodiversità.
L'entrata in vigore della legge nazionale rafforza il percorso intrapreso in Regione Campania con l'approvazione, il 29 dicembre scorso, della proposta di legge per “Interventi per favorire la coltura della canapa e le relative filiere produttive”, che punta a promuovere e favorire la rinascita della coltivazione della canapa industriale sul territorio regionale, quale coltura da reddito, per i diversi impieghi dei suoi derivati, nonché quale specie vegetale in grado di ridurre l'impatto ambientale in agricoltura.

La legge nazionale favorisce le molteplici opportunità di mercato offerte dai tessuti ai materiali edili, ma anche olio, vernici, saponi, cere, cosmetici, detersivi, carta, imballaggi oltre a pasta e birra. Il declino, spiega la Coldiretti, "è arrivato per la progressiva industrializzazione e l'avvento del 'boom economico', che ha imposto sul mercato le fibre sintetiche, ma anche dalla campagna internazionale contro gli stupefacenti che ha gettato un'ombra su questa pianta".
Oggi le Istituzioni sono consapevoli dell'esigenza di creare un quadro legislativo di minore rigidità, che possa valorizzare le caratteristiche distintive della canapa in Italia dove, spiega la Coldiretti, esistono le condizioni pedoclimatiche particolarmente favorevoli.

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Canapa
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