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Lavorare da casa è più sostenibile: le emissioni di CO2 verrebbero dimezzate

where Milano when Gio, 27/04/2023 who roberto

Si è celebrato il 16 aprile scorso il Pigiama Day. Una ricerca evidenzia che lavorare sempre da casa farebbe risparmiare il 48% delle emissioni rispetto a quelle che si produrrebbero andando in ufficio

Che il pigiama sia uno degli outfitsmartworkercasa.jpg più comodi da indossare non c’è dubbio. Ed è talmente amato che il calendario non poteva non dedicargli una giornata. Si è celebrato il 16 aprile scorso il Pigiama Day, occasione nata negli Stati Uniti per portare un po’ di rilassatezza anche negli ambienti di lavoro. Con l’arrivo dello smart working, il pigiama è diventato uno degli indumenti più versatili del nostro guardaroba, da indossare durante una call o mentre si lavora all’ultimo bilancio. Comodità quindi e meno stress, il lavoro da casa ha sicuramente rivoluzionato le nostre vite, portando una serie di vantaggi e benefici per la persona. E per l’ambiente.

Lo studio
Uno studio elaborato da Up2You Insight, start up fondata da tre giovani ingegneri aerospaziali con l’obiettivo di arrivare alla carbon neutrality delle aziende, conferma infatti che lo smart working è più sostenibile del lavoro in ufficio. Dati alla mano, lavorare sempre da casa fa risparmiare il 48% delle emissioni rispetto a quelle che si produrrebbero andando in ufficio. Ma basterebbe ridurre le uscite per andare al lavoro la metà dei giorni a settimana, per alleggerire il proprio impatto ambientale già del 24%. Meno CO2, meno inquinamento, aria più pulita, benefici per la nostra salute e per l’ambiente. La differenza sostanziale sta nell'assenza delle emissioni provenienti dal commuting, ovvero dal pendolarismo, che - nel caso di lavoro in ufficio - impatta mediamente per il 64% sul totale delle emissioni in una giornata. Va considerato che i consumi legati a illuminazione e riscaldamento sono superiori nel caso di lavoro 100% da remoto, dato che in un ufficio vengono ottimizzati gli spazi per numero di persone. Un maggior consumo che comunque produce un impatto ambientale inferiore rispetto allo spostamento verso e dal posto di lavoro.
 
Una soluzione vincente
“Se da un lato è ormai comprovato come il lavoro da remoto sia in grado di migliorare flessibilità, produttività e aumentare il benessere di chi lavora, con questo studio siamo stati in grado di dimostrare come i benefici siano anche ambientali, dato che la carbon footprint di aziende e lavoratori verrebbe ridotta notevolmente”. A dirlo è Alessandro Broglia, responsabile sostenibilità di Up2You, che aggiunge: “Lo smart working può quindi essere una soluzione vincente, che possiamo già mettere a sistema per contrastare il cambiamento climatico e garantire un presente migliore per il nostro Pianeta".

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